30 Aprile 2024

Circolo Antonio Infantino, la luce nella nebbia dello spopolamento sulle tracce del Maestro. Racconto e prospettiva del presidente, Camilla Tedesco

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di Federico Maria Santangelo

In mezzo allo spopolamento che attanaglia la collina lucana, uno spiraglio di luce giunge da un gruppo di giovani, dislocati su tutto il suolo nazionale, ritrovati nella loro Tricarico per dare alla luce il nuovo “Circolo Culturale Antonio Infantino”, uno spazio ARCI che porta il nome del Maestro, musicista, architetto, filosofo e artista, fondatore del mondo “tarantolato”, innovatore della tradizione lucana e “genitore” di intere generazioni musicali nel territorio circostante e non solo, deceduto nel 2018. Partendo dalla nascita di questo luogo, il presidente del Circolo, Camilla Tedesco, ha illustrato programmi, idee e prospettive del progetto.

Come nasce il progetto?

Il progetto nasce da alcuni ragazzi e ragazze che, come me, hanno avuto la fortuna di conoscere Antonio Infantino, la sua arte, la sua musica e la sua filosofia. Abbiamo deciso di ripartire dai valori che il Maestro, punto di riferimento, fonte di ispirazione e di unione di molte persone, ci ha trasmesso nel tempo. Di conseguenza, abbiamo pensato di dedicare alla sua memoria questo Circolo, affinché l’eredità di inclusività e partecipazione, curiosità e ricerca continua, guida nella creazione di questo percorso, simbolo della sua figura, diventi un luogo in cui tutti sentirsi coinvolti e partecipi attivamente”.

Qual è l’insegnamento di Antonio Infantino, che molti di voi hanno conosciuto, che volete diffondere?

A mio avviso sicuramente l’inclusività e il senso di unione, generatrice di sentimenti positivi, un cerchio in cui ognuno si sente parte di una grande famiglia. Non casualmente, il motto del Circolo è proprio una frase del Maestro: “Tutto è uno, uno è tutto”. Inoltre, la gestione di un Circolo culturale a distanza può essere una sfida non impossibile. Grazie alla tecnologia è possibile coordinare un gruppo anche da lontano. Tuttavia, la prova più grande è quella di coinvolgere attivamente quanta più gente possibile tra i presenti sul territorio”.

Progetti futuri del Circolo.

I ragazzi chiedono opportunità di crescita personale e professionale, accesso a cultura e arte, e una migliore qualità della vita nel nostro territorio. Il programma di intervento del Circolo si concentra su queste esigenze, proponendo eventi culturali, mostre, attività e laboratori che favoriscano lo sviluppo individuale e collettivo. Inoltre, il Circolo si impegna nella tutela della natura e del patrimonio artistico e storico locale, contribuendo così a valorizzare e preservare l’identità delle nostre province.”

Il prossimo e primo evento del Circolo?

“Il circolo ospita la presentazione del progetto editoriale “Plume” sul tema del “voto” a cura dell’associazione Lettere Cubitali di Pisticci (MT). Gli autori e le autrici, in questo numero tutti e tutte di provenienza lucana, si sono misurati con una tematica di estrema attualità e di necessario dibattito generazionale: attraverso i diversi filtri interpretativi del tema scelto, una generazione di trentenni lucani esprime il proprio pensiero legato all’esercizio del voto e del votarsi ad una causa, una missione. Dibattito politico quindi, ma anche di carattere religioso, morale, scolastico, per un connubio di contributi che tracciano un quadro preciso del momento storico che stiamo vivendo”.

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