6 Dicembre 2024

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno su disposizione della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, nei confronti di 15 persone tra responsabili di progetto, cooperative sociali e società di promozione, nell’ambito delle risorse derivanti dai Fondi Strutturali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

I finanzieri della Compagnia di Vallo della Lucania hanno svolto specifici approfondimenti sostenute dall’ufficio del Piano di Zona S8 nell’ambito del “Progetto Rei” (reddito di inclusione) che prevedeva il “servizio di sostegno educativo scolastico ed extrascolastico” diretto a minori appartenenti a nuclei familiari beneficiari di questa misura di sostegno e che vivono in condizioni di rischio sociale.

Le indagini, in corso da quasi due anni, hanno permesso di svelare che le somme erogate dal Ministero per il progetto socio-assistenziale sono state dilapidate a causa della cattiva gestione da parte dei responsabili dell’Ufficio di Piano. L’attività precisa, articolata delle Fiamme Gialle di vallo della Lucania hanno messo alla luce diverse condotte illecite realizzate dagli indagati.

È stata accertata, la presentazione di documentazione falsa utile ad ottenere il riconoscimento di spese di promozione mai effettuata, per oltre 115mila euro, da parte di una società incaricata dei servizi informatici e pubblicitari. Inoltre è stata accertata la sottoscrizione da parte di un responsabile e di alcuni dipendenti dell’ufficio di piano di falsi “time sheet” – registri dell’attività svolta – delle ore effettuate, consentendo agli stessi di percepire compensi superiori a quelli dovuti. Infine, è stato accertato anche la presentazione di false attestazioni di servizi resi alle famiglie bisognose, facendo di che le società cooperative ottenessero indebiti compensi per circa 100mila euro. Per garantire il recupero delle somme indebitamente percepite, il G.I.P. del Tribunale, su richiesta della Procura, ha quindi disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e/o per equivalente per un ammontare complessivo di oltre 300mila euro, consentendo la cautela di risorse finanziarie, mobili e immobili.

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