28 Aprile 2024

Sapri (SA) – Antonio Sardegna non finisce di stupire

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di Pasquale Scaldaferri

Antonio Sardegna non finisce di stupire. E con la proverbiale leggerezza dei colti e l’autoironia dei saggi si cimenta in una deliziosa pubblicazione, summa del suo percorso umano e professionale. Baricentro della sua anima, insieme con la meravigliosa famiglia, il luogo eletto a sua dimora esistenziale: il golfo di Policastro.Lo chef dei profumi, talento innato e divulgatore di essenze olfattive e cerebrali, taglia un ennesimo traguardo di qualità.

La quintessenza della classe, ma anche la classe nelle mille essenze, il sapore della professionalità, il talento creativo, un autentico self-made man. Antonio Sardegna è lo chef dei profumi che da dieci anni inebria con le sue leccornìe olfattive il Cilento e il golfo di Policastro.
Facitore di fragranze uniche e intramontabili, l’artigiano-imprenditore nel 2013 sceglie la ridente Sapri, celeberrima enclave lucana balzata agli onori della storia per la spedizione di Carlo Pisacane e dei trecento che ispirò il cantore del Risorgimento Luigi Mercantini a scrivere “La Spigolatrice di Sapri”, con “L’ inno di Garibaldi” tra le composizioni più note di tutto il Risorgimento italiano.
Le prelibatezze di Sardegna non sono soltanto frutto del suo acume, ma scaturiscono soprattutto dallo spiccato senso di conoscenza e di studio del territorio eletto a dimora professionale.
Con Partenope nel cuore e il supporto della sua famiglia, nel 2012 abbandona il lavoro di metalmeccanico, lasciando il posto sicuro per tuffarsi nelle acque dorate del Golfo e immergersi con coraggio in una nuova avventura, alimentata da tradizione, cultura, capacità espressiva, audacia, abilità napoletana e obiettivi sempre più ambiziosi.
È la serenità la componente precipua che ha spinto il cattedratico degli odori a scegliere Sapri, cuore del golfo di Policastro, località che Cicerone definì “piccola gemma del mare del Sud”. Cimentarsi in sfide sempre più avvincenti e creare una preziosa e aromatica bottega -scrigno di sapori, odori e letteratura di vita- gli ingredienti che lo hanno proiettato nell’orbita della celebrità.
Traguardi raggiunti grazie a costante aggiornamento, pertinacia indefettibile, ricerca assidua di leggere nell’animo degli altri, per assecondarne richieste, desideri, gusti.

Lo chef dei profumi studia il linguaggio del corpo, seguendo itinerari di incommensurabile gaiezza.
Percorsi ormai tracciati non solo da autoctoni, ma anche da turisti e forestieri che prediligono la salubrità cilentana, attraverso il ritorno alla normalità e muniti di perseverante fermezza nel respingere, allontanare lo stress del vivere quotidiano.
Il dovere di non deludere le persone che ripongono fiducia in lui e l’effetto adrenalina edificato su fondamenta solide, rappresentano le chiavi del successo di questo luogo dell’anima.
Condividere ciò che ha assimilato è il mantra che accompagna la crescita dell’uomo, del viaggiatore, infine dell’imprenditore.
I colori, gli odori, le bellezze paesaggistiche, la cornice di questo affresco di sfolgorante bellezza.
Lo chef dei profumi non è soltanto una bottega che stimola la funzione sensitiva. È l’etichetta del gusto, lo sposalizio del gaudio, una filosofia che ambisce a disegnare una osmosi perfetta di qualità, ebbrezza, amore, pace dello spirito, testimonianze di vita e contenitori di eleganza. Un maestoso inno a sapienza, virtù e competenza. Compendio di un’opera regale!

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