15 Maggio 2024

di Antonella Casaburi

Il 13 dicembre, il giorno più corto dell’anno, la Chiesa Cattolica si raccoglie in preghiera invocando Santa Lucia, tra le più venerate Sante italiane. Martire intorno all’anno 304 sotto le persecuzioni di Diocleziano, la Santa siracusana invocata contro le malattie degli occhi è anche legata alla tradizione di portare i doni ai bambini. Santa Lucia è una delle sette donne menzionate nel Canone Romano e gli atti del suo martirio raccontano di torture atroci subìti dalla Santa Martire.

Come in tutta Italia e in Europa, Santa Lucia si festeggia in numerose località del Cilento: Altavilla, Cicerale, Castelcivita, Alfano, Celle di Bulgheria, Polla, Laurino, Rodio, Sassano, Sala Consilina, San Severino di Centola, Vibonati, Magliano Vetere.

Vi è poi un antico borgo ai piedi del Monte Stella, una piccola frazione del Comune di Sessa Cilento, che in onore della giovane martire ha assunto il nome: Santa Lucia. L’abitato, immerso in un panorama fra i più invidiabili del Massiccio del Monte Stella, sorge sulla cima di una collinetta a circa 265 metri sul livello del mare, e le sue origini risalgono all’anno 1000. Tra strette viuzze che s’incrociano sfuggenti attraverso antichi archi sorgono case in pietra che ne svelano l’ origine medievale. La più antica via del borgo, attraversando parte degli edifici, conduce al centro dell’abitato: alla piazza con la sua Chiesa. Nella frazione Santa Lucia di Sessa Cilento l’abitato sembra stringersi, raccolto, intorno alla piazza, ove sorge la piccola e incantevole Chiesa parrocchiale, anch’essa intitolata alla Santa. La Chiesa di Santa Lucia risale al 1300 e ogni anno, il 13 dicembre, gli abitanti di Santa Lucia e dei paesi vicini vi si riuniscono numerosi per celebrare con profonda devozione Santa Lucia in una festa liturgica fortemente sentita e partecipata.

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