29 Aprile 2024

I GIOVANI E LA FEDE: Un evento in continua trasformazione.

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di Michele D’Alessio

La religiosità, come è noto, sta vivendo nell’ambito dei paesi occidentali una profonda trasformazione, che sta interessando chiaramente anche il nostro paese. Alcuni fenomeni appaiono ormai evidenti.
L’universo religioso dell’Occidente, seppure maggiormente, legato alla tradizione cristiana, appare sempre più contrassegnato da una pluralità di convinzioni e dalla convivenza di differenti religioni. Dentro la società dell’incertezza anche il credo religioso è un processo aperto, segnato da un’attiva selezione da parte dei singoli delle credenze a cui aderire.
Se dallo sguardo sulla religiosità in generale ci spostiamo su quella delle fasce giovanili italiane, le ricerche degli ultimi anni mettono in luce un processo di accelerazione dei cambiamenti del rapporto con la fede.
Appare ormai evidente nei giovani la presa di distanza da un’adesione automatica a un credo in base alla socializzazione religiosa ricevuta; si va così facendo molto più debole nelle nuove generazioni del nostro paese il riconoscimento culturale e relazionale nei confronti della Chiesa tanto da far parlare di «prima generazione incredula».

La dimensione religiosa permane anche nelle nuove generazioni, ma diventa sempre di più area di scelta personale, non raramente vissuta in forma principalmente individuale. Come afferma il giovane Dottore Michele Magliano, di Teggiano (SA), laureato in Scienze e Tecniche psicologiche “ La religiosità tra i giovani rimane come rumore di fondo sempre più indistinto, di cui si riconosce la presenza e, spesso, l’importanza, che emerge soprattutto in particolari situazioni a forte impatto emotivo, ma che non rappresenta di per sé, nella maggior parte dei casi, un riferimento costante e saldamente ancorato all’interno del processo dí identità…”

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