27 Luglio 2024

Riceviamo e Pubblichiamo

La recente decisione del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di formulare  al competente ministero una richiesta di deroga relativamente ai punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti/anno di Polla, Sapri, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca, deve ascriversi ad esclusivo merito del Comitato di Lotta per la difesa dell’Ospedale di Sapri, il quale è stato l’unico catalizzatore delle poche forze istituzionali e territoriali scese in campo la sera dell’11 di marzo su accorato appello dello stesso Comitato di lotta.

Dunque nessun altro può intestarsi un risultato temporaneamente positivo, se non appunto il Comitato di lotta, anzi è opportuno sottolineare come questa vicenda abbia fatto emergere profili di pura schizofrenia della politica, a tutti i livelli, incomprensibili da un’opinione pubblica sempre più impotente e attonita innanzi ad uno scontro politico che ha trascurato le esigenze ed i diritti delle partorienti, per dare luogo allo spettacolo delle contraddizioni e delle smentite.

Abbiamo  infatti ascoltato un Presidente De Luca che ha affermato di aver inviato plurime richieste di deroga avendone in risposta solo pareri negativi e quindi impossibilitato a tenere aperti i punti nascita, salvo poi scoprire, tramite la recentissima nota del Ministero della Salute in riscontro ad una richiesta ultimativa della Regione Campania a voler conoscere le definitive determinazioni del Ministero, che testuale: “non è Questo Ministero a doversi esprimere sull’eventuale chiusura dei Punti Nascita citati nella nota in oggetto, bensì la Regione a dover manifestare la volontà di mantenere in esercizio i medesimi, attraverso la produzione di apposita richiesta di deroga”. Dunque il Ministero ha smentito un Presidente di regione che ha affermato esattamente il contrario smentendo il Ministero ovvero che è competenza di quest’ultimo a tenere aperti i punti nascita in deroga. Inoltre abbiamo  anche ascoltato il Sindaco di Vibonati che ha affermato in perfetta buona fede, durante l’assemblea indetta dal Comitato di Lotta, la sussistenza di una volontà della Regione Campania a formulare una ulteriore richiesta di mantenimento dei punti nascita in deroga, a sua volta però smentito dal Presidente della commissione al bilancio regionale durante una trasmissione televisiva, il quale Presidente della commissione al bilancio regionale è stato poi ulteriormente smentito dalla recente decisione del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di avanzare al competente Ministero una richiesta di deroga che, precedentemente, il citato Presidente della commissione al bilancio regionale  dava per non più formulabile. Infine abbiamo assistito all’insipienza del Ministero della Salute che ha finto di ignorare la reale situazione dei territori afferenti i punti nascita  di Polla, Sapri, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca, formulando iniqui pareri negativi nonostante le ripetute richieste d’aiuto della Regione Campania, facendo mancare il necessario supporto alle popolazioni dei territori interessati, abdicando di fatto ad una funzione di coesione sociale e territoriale prerogativa di uno Stato che necessariamente deve garantire il diritto alla salute così come previsto dall’art.32 della Costituzione.

Il nostro movimento politico crede al rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti, alle giuste rivendicazioni delle popolazioni delle aree più lontane dai centri di potere, ad una politica non schizofrenica che faccia gli interessi dei cittadini che hanno necessità di cure e che contribuiscono con le loro personali risorse economiche al mantenimento del Servizio Sanitario Nazionale, nessuno è padrone della salute delle persone.

IL SEGRETARIO REGIONALE IdM CAMPANIA

Gianfrancesco Caputo

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