Carmelo Fasano, un uomo d’altri tempi. Omaggio a Don Agnello Forte
editoriale di Francesco Sampogna
Siamo nel 2023, l’era dei PC, dei Social, delle Web TV, della tecnologia che ha sostituito e cancellato quasi ogni rapporto umano. I rapporti interpersonali, tra amici, tra familiari, si sono ridotti a a semplici messaggi vocali o scritti attraverso i vari servizi di messaggeria offerti dalla telefonia, o annullati del tutto.
Viviamo un tempo in cui le nostre amate enciclopedie, voluminose e pesanti, acquistate dalle nostre famiglie con grossi sacrifici, sono state sostituite da un PC/Tablet o dai telefonini che grazie ai motori di ricerca ci risolvono tutti i nostri problemi. Cosa ancora più significativa e negativa, è che la tecnologia del terzo millennio, come già successo con la TV, nel secolo scorso, ha annullato la quasi totalmente dei rapporti familiari.
Basta pensare che, oggi, ogni componente in una famiglia, possiede un telefonino, che lo usa in modo morboso e indiscriminato, sin dal mattino appena svegli fin a sera (a tavola, in bagno, a letto, in auto). Possiamo quasi dire che ormai il telefonino fa parte del corredo “generazionale e genetico” di questa epoca.
Ma, fortunatamente, anche nel 2023, dove la frenesia dei tempi ci divora, la tecnologia ci ha quasi resi “schiavi”, vi è chi usa abilmente le proprie mani come un vero artista.
Chi ci fa sognare e gioire, nel vedere delle “vere opere d’arte” realizzate completamente a mano.
Sto parlando del Maggiore Carmelo Fasano, di San Giovanni a Piro (SA), Maestro Amanuense. Raccontare di Carmelo, mi porta con la mente ai libri di scuola, dove per la prima volta trovai il termine “amanuense”.
E con precisione alla figura dei monaci amanuensi. Monaci, chiusi in un monastero, che si dedicavano a riprodurre i testi antichi con una calligrafia straordinaria e delle splendide decorazioni. Poi, ancor prima dell’invenzione della stampa, vi erano coloro che copiavano manoscritti, per mestiere, per la vendita al pubblico nelle botteghe dei librai.
Per gli amanuensi si parla di una vera e propria arte, come già detto, che usavano una scrittura detta “scrittura onciale”.
La loro origine si riporta al periodo del monachesimo, dal 400 d.c. al 1400 d.c., con i loro “uffici”, ampie sale con singoli scrittoi (tavoli leggermente inclinati) dove i monaci copisti – amanuensi – svolgevano il loro lavoro di scrittura.
Tornando al Maestro Carmelo Fasano, Maggiore dei VV.UU. del Comune di San Giovanni a Piro, in pensione. Che dopo aver svolto il proprio lavoro per circa 50 anni ed aver taggiunto la sua meritata,
Carmelo, si è dedicato alla sua grande passione per la poesia e per l’arte amanuense.
A tal proposito ricordiamo ciò che gli ha scritto il suo amico Davide Ciccone, in occasione del pensionamento:
“Sono certo che anche Lei, tra le sue poesie e la Sua passione amanuense, non si annoierà di certo, anzi continuerà a lasciare alle future generazioni versi e prose che vengono dal cuore di un uomo gentile“.
Carmelo, una persona di altri tempi, è l’impersonificazione della gentilezza e della generosità.
Nel 2019, la sua devozione Mariana, l’amore per Sant’Anna, lo portano a ricevere dalle mani del Postulatore accreditato presso la Santa Sede, dottor Nicola Giampaolo, una Pergamena per la sua devozione Mariana, firmata dall’Arcivescovo di Loreto, Delegato Pontificio Mons. Fabio Dal Cin. Infine dobbiamo dire che Carmelo nutre una amore profondo per il suo paese.
Nel 2002 era stato nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Carmelo Fasano, ha pubblicato “Apparizioni della Regina del Castello di Oliveto Citra” e “Storia di un Comune e di un Sindaco“.
Nel 2017 l’Accademia “Italia in Arte nel mondo” di Brindisi gli ha conferito il prestigioso Premio “Il Pensatore” per i diritti civili e l’impegno sociale.
Il Maggiore Fasano ha omaggiato, autorità e personaggi vari delle sue pergamene: come l’ex Premier Giuseppe Conte, l’On.le Giorgia Meloni con una copia della Costituzione Repubblicana.
Alla copia, scritta a mano con la sua ormai famosa calligrafia, inviata alla Meloni, il Maestro Fasano ha allegato una splendida lettera di presentazione, con la quale parla del suo lavoro, svolto con tanta passione civile, per 46 anni, 7 mesi e 9 giorni, e della Comunità stupenda in cui vive:
“Un Comune bellissimo, con le frazioni Scario, rinomata località turistica, e Bosco, nota per aver ospitato, per tanti anni, il pittore spagnolo José Ortega”.
Fasano, poi, augura alla prima donna Presidente del Consiglio dei Ministri nella storia della Repubblica buon lavoro.
“Sono certo che Giorgia Meloni apprezzerà molto questo dono: un’opera di grande valore storico-artistico”.
Carmeloera molto legato al compianto parroco di Scario, Don Tonino Cetrangolo, scomparso il 14 maggio 2022, in sua memoria ha scritto, con la sua grafia, il libro “Don Tonino Cetrangolo: una vita ricordevole”. Il Maggiore Fasano in questo modo ha voluto onorare un amico, un grande sacerdote e un abile musicista e cantante, scomparso prematuramente, volando tra gli angeli.
Nel volume ‘Una vita Ricordevole’ – scritto a mano e in bella grafia da Carmelo Fasano – sono contenute numerose testimonianze di autorità religiose e istituzionali, personaggi di levatura nazionale del mondo dell’arte, della cultura e della politica e di gente comune, che rendono l’esatta dimensione della figura di questo straordinario sacerdote del Signore. Don Tonino il parroco della gioia e del sorriso.
Nel ricordare Don Tonino, mi corre il pensiero alla piccola Chiara Fortunato, di Scario, volata troppo presto tra gli angeli, alla tenera età di 14 anni, a cui Don Tonino era mplto legato. Pensate che Don Tonino, aveva chiesto a Chiara di fargli da guida spirituale, che accettò.
Chiara il 28 luglio del 2012 scrive una lettera/preghiera alla Madonna:
«Cara Madonnina, mi chiamo Chiara e sono una ragazza di 14 anni affetta da un tumore cerebrale molto brutto e non operabile, ho già fatto molte cure, ma non sono servite a niente e ora mi rivolgo a Te, chè se mi vuoi portare in cielo a me sta bene, se sta bene anche a Te. Io non posso capire i tuoi piani . Ti chiedo solo di non farmi soffrire troppo, proteggere tutti i miei cari e di far stare bene tutti i bambini del Mondo. Ciao Madonnina”.
Chiara muore alle 18.40 del 6 settembre 2012, con don Tonino al fianco che qualche attimo prima si era alzato per recitare il «Salve o Regina».
Eventi che hanno colpito profondamente l’animo gentile e religioso di Carmelo, creando un grosso vuoto nel suo spirito.
Nel frattempo arriva a Scario il nuovo Parroco, don Agnello Forte.
In occasione della prima domenica dell’Avvento, Don Agnello Forte fa ingresso ufficiale nella Parrocchia “Immacolata” di Scario.
Lo scorso 26 gennaio, Carmelo ha voluto omaggiare il nuovo Parroco di Scario, con la preghiera a Sant’Anna. Preghiera scritta dalle sue mani guidate oltre che dalla passione per l’arte amanuense, dalla sua grande devozione Mariana e per Sant’Anna.
La fede, la carità umana e la gentilezza, oltre all’amore per il proprio lavoro e la propria terra fanno di Carmelo “Un Uomo d’altri tempi”. Ed oggi come non mai questi esempi servono a tutti noi e alle generazioni future.