19 Aprile 2024

Viva Rai 2, si resta senza fiato: da Fiorello è tornato Fantozzi

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Redazione dal Web

Fantozzi non è morto. Anzi è rinato. Nei panni e nella vita di Victor Quadrelli, comico 32enne, ma anche caricaturista alla maniera di un moderno Jacovitti e doppiatore autodidatta. Di origini colombiane cresciuto in Romagna, a Bellaria. Convinto che lo spettacolo sia nel suo destino. Fiorello pochi giorni fa l’ha scovato nel pubblico di mattinieri a via Asiago e l’ha voluto chiamare dentro il recinto di vetro, il glass box di Viva Rai2! «Guardatelo bene! Sembra Fedez dopo il cenone di Capodanno» ha sottolineato lo showman con il suo solito tocco di satira spontanea e geniale.

Victor Fantozzi ha incassato la bonaria pacca di bodyshaming alla maniera del Ragioniere, rivolgendo deferente «un saluto alla signora Ferragni», prima di congedarsi annunciando di voler andare a riprendersi la sua vera voce: «Parlo come Fantozzi da quando avevo cinque anni…». Saluti e risate. Eppure l’esistenza di Victor Quadrelli è ruvida quanto gli è bastato a prendere idealmente ad honorem almeno la «matricola 1001… tris dell’Ufficio Sinistri». Negli ultimi cinque anni, da quando si è trasferito a Roma, è andato sulle tracce dei luoghi nei quali i film della saga fantozziana sono stati girati: l’ufficio, oggi sede della Regione Lazio e la casa sulla via Casilina, dove il Ragioniere prendeva il tram al volo.

Victor, invece, di mattina si alza e lavora a quello che chiama “percorso” per fare spettacolo, condito da una serie di incontri vip. Primo fra tutti, non facile da ottenere, quello con Villaggio nel 2008, ben dieci anni prima della tragedia, che racconta nei dettagli, di essere «cacciato di casa» da una famiglia adottiva che dice di non avere più, vicenda che lo ha spinto però a spostarsi nella Capitale proprio due mesi dopo la scomparsa del grande attore genovese nel settembre 2017. YouTuber in crescita costante, da sempre molto attivo sui social, blastato dai leoni da tastiera e, qualche volta in maniera affatto gentile dagli stessi vip, a quanto ci racconta.

Di tanto in tanto si è affacciato sugli schermi televisivi, sempre indossando i panni, la voce e i gesti di Ugo Fantozzi. Alternando anche altre voci che sa riprodurre quasi da ventriloquo: Lino Banfi col caratteristico accento pugliese, Carlo Verdone e un delicatissimo, Christian De Sica.

Bohémien di strada, coppola e pantaloni ascellari… alla Fantozzi, Quadrelli vive la sua vita vera come un autentico parallelo. D’artista, però. E ci tiene a ribadirlo. Perché per seguire la sua vocazione ha messo in gioco tutto se stesso. Faccia da pacioccone, come ha voluto sottolineare ironicamente proprio Fiore, occhi buoni «come mi dicono molti» ci racconta, «forse troppo perché le persone se ne sono approfittate più di una volta». In lui rivive non solo il secondo ma forse il terzo, il quarto, il quinto tragico Fantozzi. Lui ci scherza su: «Com’ è umano lei…», trasformandosi ancora in maschera. E riuscendo a sorridere, con un po’ di amarezza ma una immarcescibile convinzione.

Evoca i suoi tre anni trascorsi senza casa, dormendo alla stazione Termini. Poi il periodo in un convento di suore e ora in una stanza di 18 metri quadri a Campo de Fiori. Pagata fino a gennaio, poi chissà. Storie un po’ così. Di vite al limite. Tra artisti che ce l’hanno fatta e un artista che ce la vuole fare. A tutti i costi. Più forte di ogni avversità. Anche della depressione dovuta all’abbandono della sua ragazza di Livorno che continua ad amare, ferita di un Fantozzi lasciato pure dalla sua Pina. Tra i desideri maggiori del buon Victor c’è oggi quello di trovare un manager capace di dare la spinta decisiva a tanto talento capito da pochi al momento. Nell’attesa, certa secondo il suo portatore, di essere apprezzato da tutti. Solo questione di tempo. Fantozzi, dal paradiso, approva.

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