16 Maggio 2024

di Francesco Sampogna

Continua a tenere banco la possibile chiusura dei punti nascita di Sapri e Polla, il prossimo 31 dicembre 2022. Pochi gli interventi della Politica a Sid di Salerno a tutela del diritto alla nascita. Dopo gli interventi del Forum dei Giovani di Vibonati presso i vari livelli istituzionali, la scesa in campo del Sindacalista Domenico Vrenna, della Cgil Fp di Sapri, l’intervento molto «blando» da parte di alcuni sindaci e amministrazioni dei comprensori interessati, pur essendo compagini che appoggiano in pieno la linea del Presidente De Luca, la protesta delle neo mamme, l’interessamento di alcune associazioni locali. Dopo Italia del Meridione che propone attraverso il neo segretario territoriale Caputo una “pubblica mobilitazione”. «L’Italia del Meridione nel sollecitare tutti gli Enti pubblici e privati, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni, a farsi carico di promuovere incontri pubblici con la cittadinanza tutta, al fine di organizzare una “pubblica mobilitazione” a difesa della Salute e dei Diritti di partorienti e nascituri, riterrà direttamente responsabile, sul piano politico, la Regione Campania di eventuali decisioni che possano privare i territori interessati di strutture sanitarie fondamentali come i punti nascita», si legge in una nota. Infine, il senatore Castiello, si pronuncia sui Punti nascita. «Il requisito minimo di parti in un anno per tenere in vita un punto nascita non può valere per alcune aree interne del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro che, da anni, vivono già molte criticità logistiche e infrastrutturali», a dirlo è il Senatore Francesco Castiello del Movimento 5 stelle che sulla vicenda ha preparato un ordine del giorno che impegna il Governo a modificare il decreto sul numero dei parti. «L’art. 32 della Costituzione, prevede il diritto ad avere assicurata un’adeguata assistenza sanitaria su tutto il territorio nazionale – continua Castiello – compresa l’assistenza al parto. Per garantire il servizio sanitario regionale deve basare la sua riorganizzazione su dati oggettivi. Per quanto attiene i punti nascita, devono basarsi sull’indice di natalità. Siamo vicini ai cittadini e personalmente farò quanto in mio potere per cercare di mantenere attivi questi servizi e tutelare, ad ogni costo, il servizio sanitario nazionale, pubblico e disponibile per tutti». Il consigliere regionale Michele Cammarano, ha rivolto un appello a scongiurare la chiusura è stato rivolto anche alla Regione.

Punto Nascita dell’ospedale di Sapri: ”Situazione complicata, intervenga la politica” ha dichiarato in un’intervista qualche giorno fa. L’appello che più di ogni altro ha segnato la vera verità della vicenda Punti Nascita è quello della Dottoressa Perazzo, dirigente del reparto nascite presso l’Ospedale “Immacolata di Sapri”.

La domanda a questo punto avrebbe detto qualcuno: nasce spontanea:

Ma la Politica del Cilento, del territorio di periferia, ha la forza per far valere il diritto alla nascita, o il diritto alla Salute?

Torneremo presto su questi argomenti.

Stiamo a guardare cosa faranno “tutti insieme appassionatamente” Sperando che il Buon Babbo Natale si ricordi che non esistono Cittadini di serie A e serie B.

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