14 Ottobre 2024

di Francesco Sampogna

Cilento escluso dalla linea alta velocità: un documento per chiedere la revisione del progetto

“No” al nuovo tracciato alta velocità. Un documento condiviso all’attenzione del Governo per chiedere la revisione del progetto, non si ferma la battaglia per evitare che l’alta velocità tratta Tirrenica Meridionale lasci fuori tutti i centri della costa a sud di Battipaglia. Il nuovo tracciato progettato prevede il passaggio per il Vallo di Diano con il ritorno lungo la costa soltanto in territorio calabrese. Nei giorni scorsi è stato elaborato un documento che verrà sottoposto ai sindaci dei comuni della Piana del Sele, Cilento, costa lucana e della costa tirrenico-calabrese.

Il documento di comitati e sindaci che servirà proprio a chiedere la revisione del progetto della linea alta velocità Salerno – Reggio Calabria. A redigerlo l’avvocato Franco Maldonato e il Dott. Egidio Marchetti, che nei mesi scorsi avevano manifestato la propria contrarietà al nuovo tracciato, evidenziando tutta una serie di ragioni a giustificazione della sua tesi.

Argomentazioni, queste, che vengono riproposte nel documento.

I motivi del “no”: il percorso progettato risulta più lungo di 58 chilometri rispetto a quello attuale. Con una spesa di 30 miliardi che sarebbe insostenibile. Non solo. Maldonato e Marchetti, evidenziano come la tratta alta velocità andrebbe ad attraversare aree con severe criticità idro-geologiche, ad alto rischio sismico, notevole impatto ambientali ed avrebbe lunghi e complessi tempi di costruzioni.

Pertanto l’opera risulterebbe in contrasto con il principio di sostenibilità ambientale fissato nell’Agenda 2030 e non solo anche sul piano locale, nel documento si osserva come il nuovo tracciato sia un pericolo mortale per tutte le zone costiere della Campania, Basilicata e Calabria, che sarebbero perciò condannate ad un turismo essenzialmente automobilistico, in quanto tale insostenibile. Tutto ciò nonostante l’Alta Velocità in questi anni abbia determinato un rilevante incremento dei flussi turistici per le tratte del Cilento, del Golfo di Policastro e dei territori a sud.

Infine le contestazioni relative al nuovo progetto alta velocità riguardano l’aspetto economico considerato che adeguare la linea esistente costerebbe certamente meno. Di qui l’appello al Governo affinché la scelta sia rivista. Il documento elaborato sull’alta velocità verrà firmato da tutti i comitati territoriali esistenti che si battono contro il nuovo tracciato. Infine sarà sottoposto per la firma ai sindaci del circondario di Paola, Sapri e Vallo della Lucania.

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