29 Marzo 2024

redazione

Sono tre, giovani tra i 14-21 anni, e su una chat su Telegram diffondevano video atroci con mutilazioni, torture, esecuzioni degli jihadisti, con il “mito” degli autori dei massacri di massa nelle scuole americane. Tra loro un ragazzo di 21 anni di Vallo della Lucania, L.L., che studia psicologia e criminologia fuori regione. Ieri è finito ai domiciliari nel Cilento.

Un vaso di Pandora che sembra non chiudersi mai (simile, il profilo del neonazista seguace dell’ordine di Hagal, arrestato lo scorso 27 Ottobre a Bari), ed anche loro: “progettavano attacchi alle istituzioni“. Ora sono in manette – due in carcere ed uno ai domiciliari – ma polizia ed antiterrorismo stanno effettuando perquisizioni a casa di minorenni a Torino, Lanciano e Sanremo. Nelle chat venivano esaltati gli “school shooters” – gli autori di massacri di massa nelle scuole elementari e medie – e le indagini sono partite da una segnalazione arrivata al Commissariato di polizia online e sono state sviluppate dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Liguria e dalla Digos di Genova. Sono indagati per apologia, attraverso il web, di gravi delitti (omicidi e stragi) anche di tipo terroristico, avrebbero istigato alla violenza sessuale su minori e avrebbero diffuso, sempre tramite i canali social, materiale pedopornografico.

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