26 Aprile 2024

di Sampogna Francesco

Gianfranco Martuscelli, saprese, anche se lui ama definirsi cittadino del mondo, scrittore e fumettista, ha avuto l’ennesimo riconoscimento per una delle sue opere, e precisamente per «La Strategia del Terrore», libro che ha avuto vari riconoscimenti, lo ha annunciato in un suo post sui social: «Otto ore di treno per raggiungere Lerici e ricevere un premio per la “Biennale internazionale di poesia e narrativa – Percorsi letterari dal Golfo dei poeti Shelley e Bayron”. Le ho impiegate quasi tutte a rileggere il titolo del concorso. Teatro Astoria pieno e tanta emozione.»

Premio per la “Biennale internazionale di poesia e narrativa – Percorsi letterari dal Golfo dei poeti Shelley e Bayron” per «STRATEGIA DEL TERRORE»

LA STRATEGIA DEL TERRONE – GIANFRANCO MARTUSCELLI –

Alessandro è un bagnino che, in fin di vita sul letto d’ospedale, racconta i suoi ultimi, sfigati diciassette anni. La sua esistenza è stata segnata da un rapporto irrisolto col padre, nobile decaduto col vizio del gioco d’azzardo, ridotto dall’Alzheimer a una larva d’uomo. Alessandro, che lavora nel Golfo di Policastro dapprima come salvaspiaggia e poi come factotum all’Hotel Santa Marina, cerca conforto in Aldo, padre del suo migliore amico. Ma quando scopre che il pescatore nasconde un torbido passato si rifugia nella stramba figura della psicologa Della Morte. Nemmeno lei riesce, però, a offrirgli le giuste risposte per affrontare le angosce quotidiane e soprattutto il suo più grande trauma: l’abbandono di Miriam, la figlia del capo che gli nasconde un terribile segreto.

Siamo isole disancorate, alla deriva e alla ricerca se non di un approdo almeno di un faro che ci indichi un riferimento. Alessandro è un’isola un po’ più disancorata delle altre, in mezzo a un tempo che non è il suo, con interlocutori che non capisce, sempre un po’ fuori fuoco. Se poi il mare che ospita le isole è quello azzurro del Cilento, in un golfo sempre un po’ selvatico e sempre un po’ in tempesta, e le vicende sono condite da una scrittura vertiginosa, colta e frizzante, be’, preparatevi a divertirvi. Molto. E segnatevi questo nome, Gianfranco Martuscelli, perché è uno bravo. Molto”. Maurizio de Giovanni

Chi è Gianfranco Martuscelli

Nasce a Lagonegro (PZ) il 23 giugno 1971, da allora vive nel Golfo di Policasto. Prima passare alla passione per la narrativa, Gianfranco, la sua vita è sempre stata l’impegno nel settore turistico e quello nell’umorismo disegnato, il fumetto. Con la pubblicazione di vignette dal 2001 al 2008 sul mensile satirico livornese «Il Vernacoliere». Ha pubblicato quattro raccolte di vignette: Mio padre avrebbe riso (2000) e Siamo tutti americani, grazie ad Allah (2002) per «Il vincastro»; In fondo a destra (2004) e Nuvolette tossiche (2010) per «Il cittadino».

Nel 2021 ha vinto la menzione speciale della giuria con il racconto Biglietti per la XIV edizione del premio letterario “Racconta una storia breve” dal titolo “Un’emerita fandonia” classificandosi al terzo posto al premio letterario “Lorenzo Alessandri” dal titolo “Il surrealismo dentro e fuori di noi” con il racconto Di tasca in tasca. Lo stesso anno ha pubblicato il libro intitolato La strategia del terrone, con la casa editrice Edizioni Dialoghi, ricevendo una serie di premi: segnalazione particolare della Giuria al 46° “Premio letterario Casentino”; premio speciale narrativa inedita al 62° Festival letterario San Domenichino; terzo classificato al Concorso letterario “Pubblica il tuo libro ed. 2021”.

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