27 Luglio 2024

di Mario Fortunato da Cronista di Strada del 03 novembre 2022

La lettera di Samir sui muri di Diamante

“Ci eravamo dimenticati di essere polvere di un unico mondo. Quanti fiori hanno perso i loro petali in ‘mezzo alle terre’, che gli antichi Romani chiamavano “Mare Nostrum”: acque, diventate loculi, per tantissime vittime innocenti; sporcate anche dalle brutte parole e dai proclami politici contro la solidarietà e in dispregio alla razza e ai propri simili, diversi solo per il colore della pelle” (Tratto dal libro ‘Pianto di Primavera”, pag. 5)

Sulle coste dove si lotta quotidianamente per salvare vite umane giungono, purtroppo, i cadaveri dei migranti. I pochi effetti personali restituiti pietosamente dal mare sono la testimonianza dei sacrifici e dei sogni vissuti di chi non ce l’ha fatta.

Nel 2014 a Pozzallo fu rinvenuta la lettera che Samir non riuscì mai a spedire alla sua ragazza. Il biglietto ritrovato in una busta di plastica, appesa al collo del giovane egiziano, dovrebbe diventare il Manifesto nel Mondo contro l’intolleranza e il razzismo.

Mio adorato amore, per favore non morire, io ce l’ho quasi fatta. Dopo mesi e giorni di viaggio sono arrivato in Libia. Domani mi imbarco per l’Italia. Che Allah mi protegga. Quello che ho fatto, l’ho fatto per sopravvivere. Se mi salverò, ti prometto che farò tutto quello che mi è possibile per trovare un lavoro e farti venire in Europa da me. Se leggerai questa lettera, io sarò salvo e noi avremo un futuro. Ti amo, tuo per sempre Samir”.

(Da Facebook)

Nel 2017, la lettera di Samir è stata disegnata nell’ambito della street art da Francesco Cirillo e Antonino Perrotta su un muro di Diamante, località rivierasca della provincia di Cosenza.

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