26 Aprile 2024

Pino Campidoglio – dal web (Redazione)

Dopo le ultime tornate elettorali, bisogna prendere atto che il Padre padrone del Centro Destra , non conta più come prima, ma, se è vero che non si riesce a fare più nulla con Lui, è anche vero, che non si può fare nulla senza di Lui. Nelle vicende, che hanno preceduto il giuramento del Governo, il Cavaliere ha messo a dura prova la capacità di tenuta della Meloni; già all’esordio in Aula, un episodio emblematico: l’elezione di Ignazio Benito, alla seconda carica dello Stato. Possibile che una maggioranza, si presenti in Parlamento per eleggere il proprio candidato alla Presidenza del Senato, e scopre, in quella sede, di non avere i numeri per farlo, salvo poi ringraziare, per il soccorso avuto dall’opposizione? Per molto meno, ci si dimette un attimo dopo; invece, né la Maggioranza, né l’Opposizione, hanno avvertito l’esigenza di andare ad un chiarimento di fondo, per evitare di imbastardire, la nuova legislatura con la ripresa del fenomeno della transumanza, da un partito all’altro, senza rispetto per se stessi, per le istituzioni e per gli elettori che li hanno votati.

Tutti i mezzi di informazione (Giornali e TV) invece di commentare il pasticciaccio e le sue implicazioni politiche, hanno alimentato un chiacchiericcio sull’identità di coloro che gli erano andati in soccorso.

L’episodio, ha messo in mostra le crepe della Maggioranza e la fragilità della sua tenuta. I rapporti son diventati tesi ed il rischio di mandare tutto all’aria è diventato concreto. Alla fine, la “Pulzella della Garbatella”, l’ha spuntata, quando lo ha visto arrivare alla “Scrofa”, col capo chino in segno di resa.

Ma quella del cavaliere non è una resa, è solo una tregua, e farebbe un errore chi pensasse che questo governo avrà vita lunga.
Le tensioni esplose all’interno del Trio BeSaMe Mucho (Berlusconi, Salvini Melone) , non sono l’unico motivo della incerta stabilità del Governo Meloni;
Altre, sono le cause, che non consentono di fare previsioni a lunga scadenza. Il Trio, si è sempre presentato unito, quando doveva andare alle elezioni, ma sistematicamente si è disunito, quando doveva entrare in una maggioranza di Governo; si è diviso, quando,Salvini ,è uscito per andare al Governo con i cinque stelle, e si è diviso di nuovo quando FI e Lega, sono andati al Governo con Draghi, lasciando a piedi la Meloni all’opposizione.

Questa volta, per la “prima volta”, il Trio, ha deciso di presentarsi unito alle elezioni e, poi, andare al Governo collegialmente, anche se, ha rischiato di andare in frantumi, prima di metter piede a Palazzo Chigi. Perché, questa volta sono riusciti ad andare insieme al Governo? La risposta potrebbe, essere banale: le altre volte, il Centro destra non aveva i numeri per governare , questa volta si!

Ma questa risposta, non spiega perché, perché, pur non avendo i numeri per governare, non si rimaneva uniti all’opposizione?
La risposta, che nessuno finora ha dato, è che l’alleanza di Centro Destra era, e rimane, un alleanza di comodo, fra partiti diversi, ognuno dei quali persegue un suo obiettivo, tutt’altro che compatibile con quelli dei suoi alleati.

Come fanno a stare insieme, un Partito Autonomista come la Lega, che era partito per ottenere la secessione della Padania, ed ora la ripropone sotto forma di “AUTONOMIA differenziata”, con un Partito Nazionalista come Fratelli d’Italia, che punta rinverdire i fasti della NAZIONE? L’uno, vuole la divisione del Paese fra Nord e Sud, l’altro la sovranità nazionale e la intangibilità dei “Confini della Patria”.

Un Governo con una Maggioranza così eterogenea non l’avevamo ancora visto.

Prepariamoci quindi a sperimentare anche questa ennesima formula di governo, com’è accaduto in tutti questi anni, con Salvini, Renzi, Di Maio, Conte ed ora Meloni. Sono trascorsi quasi trent’anni (1992- dai tempi di Mani Pulite) nel corso dei quali, l’Italia cerca, ma non trova un nuovo stabile assetto per le istituzioni, di Governo.

Dopo il crollo dei Partiti storici, abbiamo fatto ricorso ai Partiti personali, e, dopo anni di questa cura, il risultato è stato che, all’ultima consultazione elettorale, il Viminale ha accolto 75 simboli di Partito su 101 Presentati.

Dopo i più noti, ( Berlusconi, Salvini, Meloni) sono comparsi Palamara, Panzironi, Pappalardo, Giarrusso, Calenda, De Magistris, Mastella, e compagnia bella.

Da allora, la credibilità della Politica è crollata ai minimi storici, raggiungendo alle ultime elezioni, il più alto picco di astensioni dal voto, con il 40% degli aventi diritto.

Oggi, il Primo Partito in Italia, è diventato quello del non voto. Questo , di oggi, è il problema più urgente che logora il Paese, ma di questo, nessuno si prende cura…

Così come, nessuno si preoccupa che, dopo più di mezzo secolo, il Paese è ancora DIVISO e, nell’indifferenza dei più, un Partito come la LEGA, nato per arrivare alla secessione è , da anni, al Governo, per raggiungere il suo scopo.

Invece di lavorare, per recuperare la fiducia degli elettori, si va a caccia dei “voti di chi vota”, distribuendo risorse che lo Stato non ha, e trascurando di far crescere una seria classe dirigente che sostituisca la vecchia, ormai destinata ad uscire di scena.

La risposta a questo problema, non può essere la Meloni che abbiamo già conosciuto in tutti questi anni.

Non c’è bisogno di sentire le sue dichiarazioni di oggi, per capire chi sia! Né scandalizzarsi, se propone pene di 6 anni, per chi partecipa a manifestazioni non autorizzate!

Parla per Lei , il suo curriculum vitae parlano per Lei, le cose “urlate” nel corso di questi anni, in giro per il mondo; Parlano per Lei, le alleanze stabilite con gli esponenti più retrivi della politica internazionale dalla Spagna, all’Ungheria, alla Polonia.

Come si concilia ciò che ha detto ieri, quando era all’opposizione, con ciò che dice oggi, appena arrivata al Governo?

Come si fa a crederLe, solo perché, ad ognuno capita nella vita di cambiare idea..…

Chi dice che nella vita, solo i cretini non cambiano mai idea, deve sapere che, una cosa sono le idee comuni, che si formano nel corso della vita; e quelle si! certamente, si possono cambiare; altra cosa, sono le idee su cui fonda il carattere e la dignità di una persona.


Le prime si possono cambiare! Le seconde NO!



Napoli 2 Novembre 2022

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