27 Luglio 2024

di Vincenyo De Filippo

E cosi dopo anni di duri attacchi agli euroscettici finalmente anche il Presidente del Consiglio in carica Mario Draghi percepisce un certo disagio della nostra Nazione nelle dinamiche interne alle politiche dell’Unione.

Abbiamo assistito, infatti, al duro sfogo del premier al summit di Praga dove l’ex governatore della Banca Centrale Europea affermava di ”aver perso sette mesi a discutere di metano senza decidere nulla”, davvero un attacco frontale alla Von del Leyen e ai Paesi Nordici, colpevoli di essere i promotori della recessione nel vecchio continente.
Nelle mire del Premier italiano anche le recenti manovre della Germania e della Francia, manovre economiche autonome totalmente in deficit pubblico per sostenere il caro bollette per la crisi energetiche dei due Paesi, in particolare il Governo di Scholz ha attuato uno scostamento di 200 miliardi di euro per i prossimi 3 anni che permette a Berlino di dormire sogni tranquilli.
Noi invece siamo sempre impantanati sulle solite questioni del debito pubblico troppo elevato, del tetto al prezzo del gas e cosi via, questioni che non interessano minimamente ai nostri vicini di casa che da tempo risultano essere più sovranisti di Rizzo e Paragone messi insieme.
Cosa dobbiamo sperare per il nostro futuro? Sicuramente che lo sfogo di Mario Draghi abbiamo un seguito, e che la futura presidente in pectore Giorgia Meloni riesca a far capire alle altre Nazioni Europee che senza Italia questo castello di sabbia sarà destinato a crollare, anche minacciando direttamente una nostra futura uscita.
Draghi finalmente ha capito la strada da intraprendere.
Come si dice meglio tardi che mai,almeno si spera…!

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