13 Novembre 2024

La mancanza dell’editore-libraio Tullio Pironti ad un anno dalla sua scomparsa

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di Pietro Cusati

È stato un punto di riferimento per la cultura Napoletana , sia per quella dall’animo colto, sia per quella dall’espressione più popolare.

Tullio Pironti, storico libraio ed editore Napoletano ,è stato una istituzione di via Port’Alba, conosciuta come la ‘’ STRADA DEI LIBRI’’, a due passi da piazza Dante a Napoli, dove sorgeva la sua libreria. Figlio di generazioni di librai era nato a Napoli nel 1937. E’ stato un’istituzione della vita culturale napoletana e nazionale. Iniziò nel 1972 la sua attività editoriale. Ha avuto il grande merito di aver fatto conoscere in Italia scrittori e personaggi importanti della letteratura. Il primo libro-reportage La lunga notte dei Fedayn scritto dal giornalista Carrattelli, all’indomani della strage di atleti israeliani ai giochi di Monaco di Baviera.

La sua famiglia iniziò l’attività libraria dopo la persecuzione subìta nel regno borbonico da Michele Pironti (1814-1885), magistrato, imprigionato insieme a Luigi Settembrini e Carlo Poerio. Tullio Pironti proseguì l’attività del padre e del nonno. Da editore ebbe il merito di far conoscere in Italia autori stranieri e in particolare quelli della letteratura nord americana a partire da Don DeLillo passando per Bret Easton Ellis, ma anche Raymond Caraver e il Premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz.

Con la scomparsa di Tullio Pironti, Napoli ha perso un punto di riferimento. Editore e libraio coraggioso e di grande intuito, ha avuto un ruolo centrale per la cultura Napoletana e Italiana. Tullio Pironti, figura unica ed originale di Napoli. Prima una carriera da pugile, dopo editore impegnato nel “cuore” del centro antico della città, amava il contatto diretto con le persone, in particolare con i giovani, con gli studenti, per i quali era un esempio. Tullio Pironti è stato un uomo generoso e coraggioso di profonda cultura, un innamorato verace di Napoli. Pubblicò il libro ‘’Il camorrista’’ di Giuseppe Marrazzo , un romanzo di non-fiction che nel 1984 nessun editore volle pubblicare . Va ricordato il suo radicamento nella città di Napoli, soprattutto in quella parte del centro storico animata dalla sua libreria di piazza Dante.

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