27 Luglio 2024

Le origini del culto di San Francesco ad Agropoli

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di Antonella Casaburi

Il 4 ottobre la Chiesa Cattolica celebra il Patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi. Il Cilento venera in maniera particolarmente sentita il santo d’Assisi, che attraversò le terre cilentane e che qui compì un miracolo noto come il Miracolo dei pesci. Tale avvenimento è testimoniato da antichi libri e da affreschi. Nel 1222 Francesco intraprese un viaggio nell’Italia Meridionale e giunse ad Agropoli dove pose la prima pietra del convento che fu aperto al culto francescano nel 1230. Frate Francesco arrivò nei pressi dell’odierna baia di Trentova, in compagnia di un confratello.

Aveva predicato a Pollica (altra località in cui fortemente, ancora oggi, si venera il santo di Assisi). Francesco si apprestava a risalire la costa. L’umile frate, appena arrivato ad Agropoli, iniziò a predicare la parola del Signore, pur accorgendosi dell’indifferenza nutrita nei suoi confronti da parte di una popolazione oramai scristianizzata. Sempre ad Agropoli poi, secondo la tradizione, il frate, rimasto inascoltato dal popolo imbarbarito da secoli di dominazione saracena, fu scacciato dalla città. Raggiunse uno scoglio nei pressi di Agropoli. Si spostò su un costone di roccia e iniziò a pregare. Una moltitudine di pesci accorse dalle profondità marine per raccogliersi intorno al Santo, ad ascoltare la sua Parola. Da lì, parlando ai pesci e agli uccelli, San Francesco dichiarò che lo scoglio, che si trova nei pressi dell’attuale Baia di Trentova, non sarebbe stato più sommerso dalle acque. E difatti sullo scoglio di San Francesco, luogo meravigliosamente mistico diventato oggi monumento nazionale, ancora oggi avviene qualcosa di misterioso, giacché pare che davvero lo scoglio non venga mai superato dalle onde del mare, nemmeno durante le mareggiate e le tempeste più violente, nemmeno quando il mare raggiunge forza 10. Oggi, su quello scoglio, che è detto proprio “San Francesco”, si erge ben visibile una croce che sovrasta il mare, a testimonianza del forte credo del frate del Cantico delle Creature, il testo noto come il Cantico di Frate Sole. Sullo scoglio di San Francesco, accanto alla croce, una lapide recita: “Da questo scoglio, sacro pulpito di fortuna, alla presenza di un popolo incredulo, nella primavera del 1222, San Francesco d’Assisi parlò ai pesci.”

A San Francesco il 4 ottobre il Cilento intero rivolge le proprie preghiere. In maniera particolare, San Francesco viene celebrato con Messe e processioni a Castelcivita , Sala Consilina, Sanza, Sassano, Padula, Centola, Vallo Scalo, Ascea, Ottati, Policastro, Pollica e Agropoli. Ad Agropoli, il Convento di San Francesco è chiara testimonianza della devozione degli agropolesi a San Francesco. Il Convento di San Francesco fu eretto su espressa volontà del santo, intorno al 1230, circa quattro anni dopo la morte di Francesco, avvenuta nel 1226.

L’originale corridoio con volta a crociera del Convento di San Francesco ad Agropoli, risalente al 1230, anno di costruzione del convento, è aperto verso il cortile interno con ampie arcate a tutto sesto. Sul lato meridionale dell’edificio sorge la chiesa, completamente ricostruita. Ed è qui, in questa chiesa a lui dedicata, che ogni anno, con sentito fervore religioso, il 4 ottobre si celebra la Solennità di San Francesco.

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