3 Novembre 2024

NEL MENTRE ENI HA DATO TANTO A TUTTE LE CITTA’ DOVE OPERA A CROTONE BEN POCO

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di Rodolfo Bava

La tutela ambientale del territorio conclamata dall’ing. Vincenzo Voce, prima di divenire Sindaco di Crotone, è recentemente sfumata dando la possibilità alla Società ENI di aumentare lo sfruttamento del gas metano, al largo del mare della città, mediante l’apertura di altri due pozzi. In passato l’ENI versava al Comune oltre 15 milioni di euro all’anno. Mentre ora 17 milioni li spalma nell’arco di un quinquennio. Peggio di così. Anzi no. Altra medaglia da elargire al Sindaco di Crotone è il rifiuto per la realizzazione di un parco off shore ad oltre 50 chilometri dalla costa e, pertanto, non visibile. Altro secco “NO” alla realizzazione di un impianto di stoccaggio di GNL, senza rigassificatore, nell’ex zona industriale, che avrebbe dovuto fornire il GNL alle navi in transito. Impianto che avrebbe rivitalizzato il nostro dormiente porto. Perché non invitare la Società ENI a realizzare, nella nostra città, un impianto per la produzione di idrogeno verde ed un centro di ricerca per la decarbonizzazione? Nei principi di detta Società vi è la certezza di dovere realizzare qualcosa di positivo per il territorio dove vi opera. Ad esempio, potrebbe realizzare, nell’ambito della zona industriale, un impianto fotovoltaico da da 100 ettari.

Vorrà provvedere il Sindaco ing. Voce? Vorranno provvedere i vari Assessori?

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