17 Maggio 2024

di Francesco Sampogna

In mattinata di oggi, 22 dicembre, è giunta risposta ad una questione che da giorni tiene banco a Vibonati e a dire il vero in tutto il Golfo di Policastro. “No al sequestro del presepe”. Rigettato il ricorso del parroco don Martino Romano. Era stato proprio quest’ultimo a chiedere, in seguito ad un giudizio in corso sulla proprietà del Monastero di San Francesco di Paola – disputa tra Parrocchia e Comune, che da tempo occupa le menti dei vibonatesi –, al Tribunale di Lagonegro il sequestro “ad horas” del presepe installato nel Monastero, in attesa di una sentenza definitiva. La pronuncia del giudice era attesa già per lo scorso 19 dicembre, ma poi il magistrato si era riservato di decidere. Questa mattina, invece, è arrivato il rigetto del ricorso in quanto non sussisterebbero i presupposti per il sequestro dell’edificio e del presepe allestito all’interno. Ricordiamo che il Presepe da Guinness di Primati mondiale, è stato inaugurato lo scorso 17 dicembre alla presenza di un folto pubblico giunto da varie parti del Golfo e di vari livelli istituzionali locali provinciali.

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Il Sindaco Manuel Borrelli, in riferimento alla decisione del Giudice di Lagonegro sul ricorso presentato dal Parroco, attraverso un post ha dichiarato quanto segue:

Il Tribunale di Lagonegro ha respinto in maniera netta ed inequivocabile la richiesta di sequestro del presepe. Sono stati mesi travagliati con diversi esposti, l’ispezione ( tutto regolare) dell’Asl per verificare la sicurezza sui luoghi di lavoro e poi con questa richiesta giunta a pochi giorni dal Natale. Operare in questo modo non è semplice. Abbiamo creduto,e oggi il Tribunale ci dà ragione, che la realizzazione di quest’opera monumentale potesse essere l’occasione per unire la comunità,per dare slancio all’economia cittadina e per lavorare alla “famosa” destagionalizzazione dei flussi turistici. In questi giorni invito tutta la popolazione ad andare a visitare il Monastero che ha cambiato veste e ne approfitto per ribadire che l’ingresso per i cittadini di Vibonati è gratuito. Le polemiche non ci appartengono e continuiamo a lavorare solo ed esclusivamente nell’interesse della comunità”.

L’esposizione del Presepe curata da “Logos”, per conto dell’imprenditore di Teggiano Carmine Cardinale, è una vera opera d’arte che racchiude le principali tappe della vita di Gesù fino agli anni nostri, attraverso 27 postazioni con scene diverse allestite con figure moventi e semoventi, che sta incantando i numerosi visitatori che in pochi giorni hanno fatto visita al Presepe che per dimensioni, è da guinness dei primati a Vibonati.

Ora non ci resta che sperare che il Presepe “da presepe della discordia”, della “querelle tra Don Camillo e Peppone” diventi un volano turistico, in uno con la bellezza “presepale” del spettacolo che offre ai suoi visitatori, l’intero abitato di Vibonati a partire dal “monastero di San Francesco di Paola”, raggiungendo il sagrato del “Santuario di Sant’Antonio Abate” altro potente attrattore turistico religioso, al cui culto, l’intera comunità di Vibonati, e non solo, è legata. Per non dimenticare la sua ridente frazione del Villamamre, Borgo Marinaro, che dal 2000 ad oggi si è freggiata della Bandiera Blu della FEEE.

Auspicando che la querelle “Don Camillo e Peppone” si sia conclusa, con la “Pace del Presepe”.

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