19 Aprile 2024

Appello dei fratelli Vassallo «Chiediamo ai parlamentari di fare chiarezza»

Di Francesco Sampogna

Chiediamo ai parlamentari di tutte le forze politiche di unirsi a questa domanda di giustizia. Angelo era un servitore dello Stato: con il suo assassinio è stato ucciso lo Stato. È un attentato all’intera società civile. Il Ministro faccia chiarezza su Pollica”.

Dario Vassallo e Massimo Vassallo, Presidente e Vicepresidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore ieri attraverso la trasmissione Mediaset «Le Iene». Ed infine attraverso i microfoni, di «Le Iene» hanno lanciato un appello al neo Ministro dell’Interno – ed ai neo parlamentai – «Dopo 12 anni dalla morte di nostro fratello, finalmente il 27 luglio 2022 la Procura Antimafia di Salerno ha iscritto nel registro degli indagati 9 persone – affermano Dario e Massimo Vassallo – in un territorio difficile, dove oltre alla responsabilità di uomini dello Stato che hanno tradito lo Stato, c’è anche un indagato che per decenni è stato consigliere comunale e, in questo arco temporale, per due anni consecutivi lo stesso Comune di Pollica ha autorizzato la Sagra del Pesce, in occasione dell’anniversario dell’assassinio di Angelo, il 5 settembre, invece di onorare una figura simbolo del contrasto alle mafie e alla corruzione. Chiediamo al Ministro dell’Interno di fare qui chiarezza, sugli atti e sul loro operato amministrativo. Vogliamo conoscere le responsabilità di questi individui. Chiediamo ai parlamentari di unirsi a questa domanda di giustizia. È una domanda che si leva da Pollica, il piccolo, incantevole Comune del Cilento che il Sindaco Pescatore amministrava, ma che raccoglie il sostegno dell’Italia intera. L’assassino di Angelo Vassallo non può restare impunito. È ora di dimostrare che c’è la volontà politica di fare luce rendendo giustizia alla memoria di Angelo Vassallo. È un atto dovuto a tutti gli italiani e in particolar modo a tutti quei Sindaci impegnati in prima linea nel nome di Angelo, che si uniscono alla nostra richiesta di non arrestare l’attività della commissione parlamentare d’inchiesta. Il Parlamento ha l’occasione di riscattare 12 anni nei quali non è stato possibile fare luce sull’omicidio di Angelo e portare una verità giudiziaria ad uno dei casi di maggiore rilievo, legato alla politica e all’amministrazione del Mezzogiorno, in particolar modo della Campania».

I Fratelli Vassallo, dunque proseguono attraverso la Fondazione Angelo Vassallo, di Pollica, nata nell’immediato, subito l’assassinio brutale del «Sindaco Pescatore», la diffusione dell’opera portata avanti da Angelo nel segno della «Bella Politica», fatta di onestà, rigore, umiltà e amore per la famiglia e gli affetti. I Fratelli Vassallo, come i cittadini di Pollica, i Cilentani e tutti coloro che sono scesi più volte in campo a manifestare contro chi si è macchiato del “delitto Vassallo” hanno diritto di sapere, oggi e non fra altri 12 anni la verità su quanto accaduto quella sera a Pollica.

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