27 Luglio 2024

Ars, il 10 novembre la prima seduta: chi sono i 70 eletti e chi spera ancora di ottenere un seggio

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da qds.it

Concluso il conteggio dei voti, la prima seduta sarà mercoledì 10 novembre. Braccio di ferro per il nuovo presidente. Galvagno favorito, ma Miccichè tentato dal bis.

Concluso lo scrutinio e definiti i 70 eletti all’Ars, adesso il presidente della Regione Renato Schifani può convocare la prima seduta dell’Ars. Sarà giovedì 10 novembre. Entro quella stessa settimana la giunta potrà giurare in Parlamento e insediarsi. Si svolgerà, invece, il 7 e l’8 novembre la cerimonia di accoglienza dei deputati eletti all’Assemblea regionale siciliana.

Il nuovo presidente dell’Ars

Nel giorno dell’insediamento dei deputati verrà anche eletto il presidente dell’Ars. Chi sarà? Il nome da tempo più accreditato è quello di Gaetano Galvagno, catanese di Fratelli d’Italia. Su di lui, secondo gli accordi presi durante la campagna elettorale, dovrebbe convergere tutto il centrodestra. C’è però una mina vagante, ed è Gianfranco Micciché che potrebbe sparigliare le carte e tentare il bis, rinunciando al seggio in Senato. Il coordinatore di Forza Italia, oltre al sostegno dei suoi fedelissimi, potrebbe sfruttare anche quello di parte dell’opposizione. In particolare potrebbero appoggiarlo gli 8 deputati della lista civica Sud chiama Nord che fa capo a Cateno De Luca.

I seggi ancora in bilico

Oltre a Miccichè, dovranno scegliere tra l’Ars e il Parlamento nazionale anche Anthony Barbagallo, segretario del Pd, eletto anche alla Camera e il leader di M5S Nuccio Di Paola. Se Miccichè e Barbagallo scegliessero Roma, lascerebbero il posto ai primi non eletti. Per Forza Italia ci sarebbe il palermitano Pietro Alongi, per il Pd l’etnea Ersilia Saverino. Per M5s la situazione è più complessa. Di Paola, infatti, era candidato a Caltanissetta, Catania e Palermo, dunque due dei tre posti dovrà cederli. Ma quali? In corsa per l’Ars ci sono la palermitana Roberta Schillaci, la catanese Matina Ardizzone e il nisseno Filippo Ciancimino.

La mappa dell’Ars

Andando al dettaglio dei seggi all’Ars, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno 13 deputati, Lega e Dc Nuova 5, l’Mpa di Lombardo 4. Per quanto riguarda l’opposizione, che ha complessivamente 40 parlamentari, sia Pd che M5S possono contare su 11 deputati, mentre Sud chiama Nord ha 8 deputati divisi in due gruppi.

La nuova giunta e i nomi in corsa

Completato il quadro all’Ars. Schifani può ora dedicarsi alla composizione della giunta. Secondo una prima ipotesi a Fratelli d’Italia toccherebbero 4 assessori più la presidenza dell’Ars. Forza Italia ne avrebbe 3, Lega e Dc due ciascuno, mentre l’Mpa avrebbe un solo assessore e potrebbe sperare in un occhio di riguardo nei posti di sottogoverno.

C’è poi un’altra strada che il presidente della Regione potrebbe seguire. Si tratterebbe di assegnare 3 assessori ciascuno a FI e FdI. Ma il partito di Giorgia Meloni potrebbe avere altri posti nel sottogoverno. Due assessori ciascuno avrebbero Lega, Dc e Mpa.

C’è poi l’obbligo, da questa legislatura, di avere 4 donne in giunta. I nomi in ballo sono quelli di Giusy Savarino ed Elvira Amata per Fdi, Nuccia Albano per la Dc e Margherita La Rocca Ruvolo per Forza Italia.

Ars, chi sono gli eletti

Fratelli d’Italia: Giusy Savarino, Giuseppe Catania, Gaetano Galvagno, Dario Letterio Daidone, Giuseppe Galluzzo, Alessandro Aricò, Marco Intravaia, Fabrizio Ferrara, Giorgio Assenza, Giovanni Luca Cannata, Nicolò Catania, Elvira Amata, Giuseppe Zitelli,

Forza Italia: Renato Schifani, Riccardo Gallo, Margherita La Rocca Ruvolo, Michele Mancuso, Marco Falcone, Nicola D’Agostino, Luisa Lantieri, Tommaso Calderone, Gianfranco Miccichè, Edy Tamajo, Gaspare Vitrano, Riccardo Gennuso, Stefano Pellegrino. Calderone, eletto anche al Senato, lascerà il posto a Bernadette Grasso.

Lega: Luca Sammartino, Giuseppe Laccoto, Vincenzo Figuccia, Girolamo Turano, Marianna Caronia.

Dc Nuova: Carmelo Pace, Andrea Barbaro Messina, Nunzia Albano, Ignazio Abbate, Serafina Marchetta.

Mpa: Roberto Di Mauro, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Carta, Giuseppe Castiglione.

Partito Democratico: Michele Catanzaro, Anthony Barbagallo, Giovanni Burtone, Sebastiano Fabio Venezia, Antonello Cracolici, Mario Giambona, Valentina Chinnici, Nello Dipasquale, Tiziano Fabio Spada, Dario Safina, Calogero Lanza. Se Barbagallo scegliesse il seggio alla Camera lascerebbe il posto a Ersilia Savarino.

Movimento 5 Stelle: Angelo Cambiano, Jose Marano, Antonino De Luca, Adriano Varrica, Luigi Sunseri, Stefania Campo, Carlo Gilistro, Cristina Ciminnisi e Nuccio Di Paola. Due dei tre seggi conquistati da Di Paola, candidato a Caltanissetta, Palermo e Catania, dovranno essere coperti dai primi tra i non eletti.

Sud chiama Nord: Ludovico Balsamo, Maria Davide Vasta, Matteo Sciotto, Pippo Lombardo, Alessandro De Leo, Ismaele La Vardera, Salvatore Geraci, Cateno De Luca.

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