25 Aprile 2024

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MAETAPONTO- Gli inquirenti non escludono l’ipotesi dell’omicidio tra le piste battute per risalire alla causa del decesso del 59enne pugliese, il cui cadavere è stato trovato ieri al largo della costa di Metaponto.

Il pubblico ministero della Procura di Matera, De Tommasi, incaricato delle indagini ha infatti aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti. Ipotesi alla quale si è giunti all’esito delle prime verifiche eseguite dal medico legale acquisite dai carabinieri del reparto operativo di Matera e del nucleo di Pisticci che stanno conducendo le indagini. Sul corpo dell’uomo, risultato originario di Palagianello, sono state riscontrate escoriazioni a volto e mani, ma soprattutto una sospetta frattura alla base del collo e la presenza di sangue nel naso e nelle orecchie farebbero credere a traumi causati non in acqua, anche per l’assenza di scogliere in zona. Inoltre a parere degli inquirenti il fatto che il cadavere fosse riaffiorato in superificie sebbene da poco in mare, dunque senza aver inalato liquido, potrebbe far credere ad una spinta in acqua del corpo già senza vita. Il cadavere è stato recuperato dalla guardia costiera della Capitaneria di porto di Taranto, competente sulla zona. Le operazioni di recupero sono state condotte con il supporto dei Carabinieri del reparto operativo di Matera e della compagnia di Pisticci che hanno trasferito il cadavere ancora intatto al porto degli Argonauti e successivamente al cimitero del centro jonico per le prime ispezioni. Addosso all’uomo, è stato ritrovato un celluare privo però della scheda telefonica. Sarà l’autopsia a fare ulteriore chiarezza sulla vicenda

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