3 Dicembre 2024

Premio Città di Gioacchino da Fiore, Monsignor Staglianò: «Si riprenda il percorso di beatificazione dell’abate»

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Sulla scia delle dichiarazioni del Papa il presule a margine della manifestazione ha voluto ridare vigore alla procedura canonica

«Davanti a tutti i vescovi italiani, di recente il Santo Padre ha dichiarato d’aver cambiato idea sul pensiero di Gioacchino da Fiore. Adesso il Papa la pensa in un modo tale che forse è arrivato il tempo per rinnovare l’interpretazione del pensiero di Gioacchino da Fiore e riportarlo alla sua bellezza teologica e alla sua capacità, anche propulsiva, di animare la storia». L’ha dichiarato monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, in un video di ringraziamento per aver ricevuto il primo Premio Città di Gioacchino da Fiore, ideato dalla sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, e svoltosi lunedì scorso nell’Abbazia florense, nel centro storico dello stesso Comune calabrese.

«Gioacchino – ha sottolineato il vescovo Staglianò – non concepisce la dottrina di Dio come dottrina, ma piuttosto come motore della storia, come forza e potenza di cambiamento delle relazioni umane, anche sociali e civili. Perciò la questione teologica di Gioacchino da Fiore ha un significato profondamente civile, sociale e direi anche politico. Le condizioni sono abbastanza ottimali – ha poi precisato – perché all’interno della Chiesa cattolica Gioacchino possa essere finalmente recuperato alla sua piena ortodossia». «Presentato da Ugo Floro e Francesca Russo, il Premio – ha detto la sindaca Succurro – è valso soprattutto a lanciare un messaggio di speranza dalla Calabria, partendo proprio dal pensiero dell’abate calabrese e dalla sua lettura trinitaria della storia. In questo periodo di gravi tensioni internazionali e di crisi economica e sociale, la figura di Gioacchino, attualissima, è riferimento di speranza per l’intera umanità. Perciò, va resa popolare come stiamo facendo. Legato alla simbologia gioachimita, il premio – ha aggiunto la sindaca – è stato realizzato dal maestro orafo Luca Angotti. Il maestro Eduardo Bruno ha invece coniato la medaglia dell’iniziativa. Si tratta di due artisti di eccellenza della Calabria. La manifestazione si è conclusa con un concerto di musica sacra di Juri Camisasca, che, insieme a Franco Battiato, può essere considerato erede di Gioacchino, per la straordinaria ricerca spirituale riportata nella musica».

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