Domani la Russia annette i territori ucraini. Draghi a Zelensky: l’Italia non risconoscerà i refrendum voluti da Putin
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Domani alle 14 ora italiana il Cremlino ospiterà la cerimonia della firma degli accordi per l’adesione di nuovi territori alla Russia.
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Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Gli accordi saranno firmati con tutti e 4 i territori in cui si sono svolti i referendum. Ci sarà un ampio discorso di Putin. “Tutti e quattro” i territori ucraini “che hanno tenuto referendum e fatto una richiesta conseguente alla parte russa”, ha detto Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul numero di territori per i quali sarebbe stato firmato un accordo per includerli nella Federazione Russa. Si tratta dunque di annessione alla Russia delle cosiddette Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nonché nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia. A Mosca, che si prepara a festeggiare i 70 anni del presidente Vladimir Putin, sulla Piazza Rossa, a Mosca, cartelloni pubblicitari che proclamano: “Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson sono Russia!”.
Intanto il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha avuto oggi una nuova conversazione telefonica con il Presidente dell`Ucraina, Volodymyr Zelensky. Il colloquio, spiega Palazzo Chigi, si è incentrato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno e sui `referenda` illegali indetti dalla Federazione Russa nelle zone occupate del Donbass, di Kherson e di Zaporizhzhia. Draghi ha assicurato che “l`Italia non riconoscerà l`esito dei `referenda` e ha confermato il continuo sostegno da parte del governo italiano alle autorità e alla popolazione ucraina in tutti gli ambiti”.