Dal punto nascita ai punti sospensivi di morte

LUCIO FIORILLO*
Non mi piace esser considerato un intellettuale, preferisco essere visto come chi, di fronte agli intellettuali della salute, sia libero ed in grado di dire la sua.
Ho in spregio ogni politico, provo una vera e fiera avversione per ogni politica.
La mia direzione va verso un’umanità senza direzioni, senza alternative. Commissionare la politica, radere al suolo ogni orpello, ogni destabilizzante forma di arroganza e protervia in essa contenuta, anzi ad essa connaturata.
Basta con la politica, basta con lo stato, basta con l’assoggettamento ai poteri pre-costituiti.
Non vorrei fomentare violenza e mi fermo. Ma mi fermo privo di ogni forza che agisca su di me lenendo il senso del peccato, ed anzi richiamando in me il suo fragrante e ammiccante tentativo a non rinunciarvi.
*Scrittore
