Cosenza: “negato il diritto alla salute ad un cittadino”

Riceviamo e Pubblichiamo
Dopo aver avuto negato il diritto alla salute trovandosi impossibilitato a prenotare una visita urgente presso il CUP, un cittadino cosentino si è rivolto al Movimento Stella Tricolore e al suo sportello gratuito SOS Sanitalia.
Il Movimento, nella persona del Presidente dott. Donato Allocca, ha immediatamente inviato una diffida formale all’ASP di Cosenza per denunciare la mancata erogazione della prestazione sanitaria urgente e tutelare il paziente in base alle normative vigenti.

La risposta dell’ASP locale è arrivata con giustificazioni contraddittorie e inaccettabili, in aperta violazione del diritto costituzionale alla salute.
Il paziente, dopo mesi di attesa e con un peggioramento delle proprie condizioni fisiche, ha quindi deciso – assistito dal Movimento – di depositare un ricorso d’urgenza ai sensi della legge di luglio 2024, che impone l’erogazione delle prestazioni con codice “U” entro 72 ore.
Anche in questo caso, tuttavia, il diritto alla salute è stato negato.
Il Giudice del Lavoro di Cosenza non ha ritenuto sussistenti i presupposti per l’accoglimento del ricorso in via d’urgenza, rinviando la trattazione all’udienza del 26 novembre.
Una decisione che, di fatto, svuota di significato il concetto stesso di urgenza, lasciando un cittadino malato nell’attesa, ignorando la gravità della sua condizione clinica e costringendolo, nel frattempo, a rivolgersi a strutture private a pagamento.
La magistratura, anteponendosi alle strutture mediche, non ha tenuto conto dell’aggravarsi della patologia né della fragilità della persona coinvolta, negandogli di fatto il diritto a un intervento tempestivo.
È l’ennesima prova di un sistema che continua a tradire i principi più alti della nostra Costituzione e delle convenzioni internazionali sui diritti umani, che riconoscono la salute come diritto fondamentale e universale.
Il Movimento Stella Tricolore dichiara con fermezza che non si fermerà davanti alle ingiustizie.
Non ci piegheremo alle correnti politiche né agli equilibri di comodo.
La nostra ideologia ci impone di stare con il popolo e per il popolo, sempre nel rispetto delle leggi e delle istituzioni, ma con la forza morale di chi non arretra davanti alle verità scomode.
La nostra è una rivoluzione morale, nata per ridare dignità, valore e voce a un popolo martoriato e inascoltato come quello italiano, e in questo caso, al popolo calabrese, da troppo tempo trattato come un popolo di serie B.
A questo il Presidente Donato Allocca non ci sta.
Ritiene che questa vicenda debba essere portata avanti e fatta emergere in tutta la sua gravità, perché in essa si sono calpestati i diritti fondamentali di un cittadino.
E se anche a un solo cittadino viene negato un diritto, allora è la democrazia stessa a fallire.
E a seppellirla – ha affermato Allocca – è una magistratura che preferisce girarsi dall’altra parte, ignorando i pericoli concreti per la vita e la dignità delle persone.
Il Movimento Stella Tricolore continuerà a combattere con coraggio, determinazione e vera legalità equa, dentro e fuori le aule dei tribunali, affinché la giustizia torni a essere uno strumento di tutela, non di attesa, e affinché la salute torni a essere ciò che è: un diritto, non un privilegio
