Scheggia

LUCIO FIORILLO*
Sapri è un comune italiano.
Italiano oggi è diventato sinonimo di obbedienza, scarso raziocinio, domande evase.
Il vero potere è quello che non dà risposta e, fin che può, limita anche le domande rendendole retoriche.
Sapri non è il posto più bello del mondo e – come ha detto nel suo intervento Angelo Gentile – non lo è mai stato.
È un’idea che sempre più rappresenta il claustrofobico andar del tempo.
Ora anche lo scopo è chiaro: tempo impiegato a cercar parcheggio.
Non mi è sfuggito il tentativo (riuscito) di rendere piazza Regina Elena un non luogo, come hanno sottolineato con arguzia il giudice Ruggero Pesce e l’inviato speciale, Antonio Manzo.
Sì, ecco, un non luogo a procedere.
*Scrittore

Bravo, ironico e puntuale bel descrivere sua Saori che piazza Regina Elena, che , aggiungerò, abbaglia di giorno ( ma non per la bellezza, sia chiaro!) e di notte sembra un cimitero