13 Luglio 2025
Panorami di Versi Occhi di guerra -Eugenio Iudice

Rubrica “Panorami di Versi” di Eugenio Iudice


Occhi di guerra

Il mare.
Graffia gli scogli con vigore,
ferendo a sangue d’acqua salata la durezza dei cuori,
scalfendo coscienze ormai perdute negli occhi della guerra.
Ritornerà con vigore la pace,
quella dei giusti,
non quella dei falsi:
i perbenisti.


Questa poesia, “Occhi di guerra”, rappresenta un’espressione lirica e simbolica della devastazione e della distruzione causate dalla guerra, e della sua capacità di penetrare profondamente nella psiche umana.

L’immagine del mare che graffia gli scogli con vigore è una metafora potente della forza distruttiva della guerra, che si abbatte con violenza e implacabilità sulle strutture più solide e resistenti della società. Il sangue d’acqua salata che ferisce la durezza dei cuori suggerisce la commistione di dolore e di sofferenza che la guerra porta con sé, e la capacità di intaccare anche le difese più robuste dell’animo umano.

La “durezza dei cuori” e le “coscienze ormai perdute” rappresentano la conseguenza più devastante della guerra, ovvero la perdita di empatia e di compassione, e la disintegrazione della coscienza morale. Gli “occhi della guerra” sono gli occhi che hanno visto l’orrore e la devastazione, e che ne sono stati segnati per sempre.

La seconda parte della poesia introduce un messaggio di speranza e di fiducia nella possibilità di un ritorno alla pace. Tuttavia, questa pace non è quella dei “falsi perbenisti”, ovvero di coloro che si proclamano difensori della pace e della giustizia, ma che in realtà sono mossi da interessi e ipocrisie. La pace che ritornerà con vigore è quella dei “giusti”, ovvero di coloro che hanno mantenuto la loro integrità morale e la loro compassione nonostante la devastazione della guerra.

In questo senso, la poesia può essere letta come un invito a riflettere sulla natura della guerra e della pace, e a cercare una pace autentica e fondata sulla giustizia e sulla compassione. La poesia suggerisce che la pace non può essere ridotta a un semplice assenza di conflitto, ma deve essere fondata su una profonda comprensione della natura umana e della necessità di giustizia e di compassione.

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