Panorami di Versi:”A te, che non conosci”


Rubrica “Panorami di Versi” di Eugenio Iudice
A te, che non conosci
Non conosci il colore del cielo,
del caldo del sole e del sentimento,
della vita forte di gioia infinita.
sai di sacrificio, Amore ma tormento.
sai di forza che scalfisce il mio tempo.
sai di gioia distratta, quasi fugace.
così riservata che par che il sereno non ti piace.
ti voglio così, forte come il mare,
tempesta della notte.
amore mio grande.
Questa poesia inedita, è un inno alla complessità dell’amore, un sentimento che si manifesta in tutta la sua contraddittoria bellezza. L’autore, si rivolge alla persona amata con una serie di ossimori che ne descrivono la natura enigmatica e contraddittoria: ‘sacrificio’ e ‘tormento’ si affiancano a ‘forza’ e ‘gioia’, in un gioco di specchi che riflette la profondità dell’animo umano.
“La descrizione della persona amata è un esercizio di stile che ricorda la liricità della poesia italiana a cui mi ispiro, con attenzione ai dettagli e alla musicalità del linguaggio. Il ‘colore del cielo’ e il ‘caldo del sole’ sono evocati per contrasto con la ‘gioia distratta, quasi fugace’ della persona amata, creando un senso di tensione e di attesa”.
La seconda parte della poesia è un inno alla potenza dell’amore, con l’immagine del ‘mare’ e della ‘tempesta della notte’ che evoca la forza e la passione del sentimento. Mi rivolgo quindi, alla persona amata con una dichiarazione d’amore che è al tempo stesso una sfida e un omaggio: ‘ti voglio così, forte come il mare’.
Nello scritto, vi è un’evocazione di emozioni e immagini con una precisione forte, degna della poesia contemporanea. ‘A te, che non conosci’ è un’opera (seppur breve) di speranza di esortazione al non cambiamento, di accettazione di altri tempi e di passione, un omaggio alla complessità dell’amore e alla bellezza della lingua italiana.”