20 Giugno 2025

Il Taccuino di Baudelaire del 2 giugno 2025 di Giovanni Farzati

0
Il Taccuino di Baudelaire del 2 giugno 2025 di Giovanni Farzati

Rubrica “Il Taccuino di Baudelaire” di Giovanni Farzati

Intense letture di Nantas

Tanta burocrazia; troppa, pochi soldi in tasca; mercati difficili; la salute mentale degli agricoltori va a farsi benedire; suicidi compresi; lavorare in agricoltura non è per nulla semplice; sintesi da georgofili.it

Se non ti emozioni tu per primo non puoi comunicare emozioni

Questi fantasmi, tanti, troppi; una processione di fantasmi da ogni dove; c’è l’imbarazzo della scelta; la leggenda del fantasma di Trentova, fantasmi e storie misteriose del Cilento, il fantasma della Molpa, tante le storie popolari; oggi il racconto del fantasma di Paestum …

25 maggio: la leggenda del fantasma; una leggenda popolare, diffusa almeno fino all’immediato dopoguerra (come attesta un articolo sul quotidiano Roma – 18 novembre1947) da una ricerca delll’avv. Pasquale Feo di Omignano. 25 maggio precedente l’anno Mille, fra l’ 800 e il 900; a Paestum la ricorrenza dell’Ascensione si accompagnava con l’usanza della benedizione dei seminati prima del raccolto, con una solenne processione fuori dalle mura. Secondo la leggenda, quell’anno avvenne una strage immane di Posidoniati ad opera dei Saraceni di stanza ad Agropoli. “Pur essendosi ritirati dall’assedio e ritornati nel castello di Agropoli, i Saraceni profittarono di quella processione della benedizione dei seminati, ossia di una situazione in cui gli abitanti non avrebbero potuto difendersi dentro le mura della città, per sferrare a tradimento un attacco contro l’inerme popolazione raccolta attorno al rito sacro della benedizione dei campi. Appena si accorsero dell’agguato, i Posidoniati si strinsero attorno al Vescovo celebrante in un tentativo disperato di difenderlo dall’attacco. Inutili furono i tentativi di lanciare l’allarme alla guarnigione di difesa rimasta dentro le mura”.fu una carneficina. L’orda di saraceni si abbatté senza pietà. Caddero a centinaia. Salvare la pelle ad ogni costo; i superstiti di Paestum lasciarono definitivamente la città e cercarono rifugio sulle montagne del Calpazio dando vita ad un nuovo insediamento, Capaccio. La leggenda così spiega la decadenza e la rovina di Paestum, anche se gli storici parlano di altre cause più complesse.

Una cronaca poetica: La proiezione immaginaria del popolo diede vita ad una leggenda che il cronista del “Roma” raccolse e descrisse nel 1947 con toni cupamente romantici: Un bianca figura si agita “Ancor oggi fra la gente di Paestum v’è chi, nell’anniversario della data fatale, quando la notte è illune e più gracidano le le rane intorno, v’è chi, dicevo, vede agitarsi sugli spalti delle mura dirute una bianca figura e vagar fra le ruine, gittando l’allarme e correndo, lasciando brandelli della sua immacolata tunica sulle cime de’ biancospini in fiore. L’ombra viene a ridestare dal sonno eterno i mille guerrieri che non furono svegli ed allerti, quella notte di maggio. Quello, è il fantasma di Paestum.”

Parole sottolineate

Volete fare gli scrittori? Toglietevi dalla testa l’idea di essere belle persone. È probabile che siate abbastanza egoisti. La Stampa Incipit di un’articolo di Paolo Di Paolo

L’editoriale di noantri di Re Lucertola

“Ma che è successo?” “Non lo so, io adesso sono venuto.” “Ma di che si tratta?” “Ma se.non mi sbaglio pare che hanno preso un mariuolo” “No..no! Lo stavano prendendo, ma poi quello se ne è scappato” ” Gesù Gesù, e qua non si può più campare tranquilli cu tutti sti mariuoli! ” cit da Così parlò Bellavista

La Commissione Nazionale Antimafia; con l’occhio sul: “Sistema Cilento; da ottobre, arresti, inchieste; ultimamente la Dia ha disegnato il mondo del malaffare Cilento; sviluppi anche nel lunghissimo tempo del caso Vassallo; scarcerati alcuni dei maggiori indagati.

La “filter che?

La “filter bubble” (o “bolla di filtraggio”) è un fenomeno online in cui gli algoritmi di personalizzazione di siti web e social media mostrano all’utente solo contenuti che si allineano ai suoi interessi e preferenze, limitando l’esposizione a punti di vista diversi e generando una sorta di “isolamento intellettuale”.

Copertina by Parolibe

Alla maniera di Stev’nn Hall, un misto di fotografia e pittura crea immagini impressioniste; a cavallo tra il reale e l’immaginario, l’artista Stev’nn Hall dipinge e macchia fotografie che scatta con la sua macchina fotografica 35 mm…

Fiori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *