il ricordo

Massimo Milone, un padre per la Tgr Campania

MARIA TERESA BUCCICO*
Un uomo forte e deciso, dal cuore aperto ed un modo di pensare intimamente cristiano.
I miei ricordi risalgono ad un rapporto di conoscenza nato nel 1980, tramutatosi poi in una profonda e sincera amicizia. Un’amicizia senza riserve la nostra, un sentimento profondo che ci ha sempre indotto ad essere sinceri nell’esprimere i nostri pensieri, anche quando gli stessi non coincidevano.
Sin da giovane, autore di scoop giornalistici, dal rapimento di Ciro Cirillo negli anni di piombo all’intervista alla giovane madre del figlio di Diego Armando Maradona.
Con gli anni e l’esperienza maturata sul campo è diventato un maestro per generazioni di giornalisti. Ed al raggiungimento di posizioni apicali, si è dimostrato un vero leader, capace di incutere un sano timore tra i suoi collaboratori, me compresa, anche se sempre pronto ad ascoltare tutti facendo gioco di squadra.
Ha gestito con maestria ed apertura mentale la complessa macchina organizzativa della redazione della TGR Campania, lasciando il giusto spazio ad ognuno per la buona realizzazione del prodotto finale.

Si è sempre battuto per le sue idee e per la realizzazione dei suoi progetti condivisi con tutti senza mai perdere il controllo del timone.
L’ho sempre apprezzato anche come uomo.
Abbiamo vissuto anni intensi.
Riusciva ad osservare tutto e tutti, come solo un buon “padre” sa fare ed a trarre il meglio da ognuno, senza sprecare troppe parole ma sapeva anche proteggere chi era in difficoltà porgendogli la sua mano.
Ho dovuto imparare a non sentire più la sua voce, a non incontrarlo più e a dialogare con lui in altri modi.
Ma più passa il tempo e più il suo esempio mi guida nell’età più matura e più mi spiego alcune sue reazioni stranamente pacate a seguito di accadimenti poco piacevoli e spesso gratuiti.
Il vuoto lasciato nel mio cuore è incolmabile ma i suoi insegnamenti sono costantemente impressi nella mia mente e mi aiutano spesso nei momenti meno facili della vita.
Ha lasciato un segno, un uomo che sapeva “porgere l’altra guancia”.
*già Responsabile Segreteria Organizzativa Tgr Campania

Nasce il Premio di giornalismo e comunicazione
“Massimo Milone”
Ad Enrico Mentana il Premio giornalismo televisivo ed a Monsignor Vincenzo Paglia il Premio comunicazione religiosa
Domani alle ore 17.30 nell’Auditorium Domenico Scarlatti della sede Rai di Napoli la prima edizione del “Premio Massimo Milone”con consegna di riconoscimenti per le sezioni giornalismo e comunicazione.
Un riconoscimento a una vita dedicata al giornalismo, all’informazione, all’etica della comunicazione, al pluralismo e al servizio pubblico, svolta sempre con passione, professionalità e competenza.
Con questo obiettivo nasce a Napoli il Premio “Massimo Milone” dedicato alla memoria del giornalista napoletano, Caporedattore Centrale della TGR della Campania dal 2003 al 2013, Responsabile Rai Vaticano dal 2013 al 2023, presidente dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana (UCSI) dal 2002 al 2008.
Entrato in Rai nel 1979, Massimo Milone ha seguito come inviato speciale alcuni dei più importanti avvenimenti della Campania e del nostro Paese, dalle vicende delle Brigate Rosse al rapimento di Ciro Cirillo, dal terremoto dell’Irpinia del 1980 al caso Maradona – Sinagra.
Da sempre impegnato nel sociale e nella comunicazione religiosa dal 2013 Milone con la direzione di Rai Vaticano, ha raccontato sin dal suo primo atto la ‘rivoluzione della comunicazione di Papa Francesco’ con numerose trasmissioni, alcuni libri (tra gli altri “Pronto? Sono Francesco”, “The American Pope”, “Napoli. Lettera a Francesco” e “Dal Sud per l’Italia”), numerosi speciali televisivi (tra gli altri le 100 puntate del “Viaggio nella chiesa di Francesco”) e la docuserie sui Papi del Novecento “L’uomo in Bianco”.
“Il Premio vuole celebrare le eccellenze del nostro Paese che si sono contraddistinte non solo nel campo del giornalismo ma anche, più in generale, nella comunicazione istituzionale, sociale, religiosa, imprenditoriale, politica, sportiva, culturale, scientifica ed accademica, al fine di trasmettere anche ai giovani giornalisti i valori che nostro padre ha portato avanti in tutta la sua carriera”. Così Andrea e Alessandro Milone, figli di Massimo, sintetizzano le finalità con cui, insieme con la moglie Barbara Nicolaus, la famiglia Milone ha voluto ideare il Premio giornalistico.
Un Premio che sarà suddiviso in due macroaree dedicate rispettivamente al giornalismo e alla comunicazione, ciascuna con cinque micro-sezioni.
I premiati della prima edizione per la sezione giornalismo sono: (TV) Enrico Mentana, direttore TG La7; (Carta stampata) Roberto Napoletano, direttore de “Il Mattino”; (Approfondimento) Paolo Messa, fondatore della rivista “Formiche”; (Relazioni esterne) Rosa Maria Serrao, giornalista e manager; (Giornalisti emergenti) Ludovica Siani, vicepresidente Fondazione Giancarlo Siani.
Per la sezione comunicazione i cinque premiati sono: (Istituzioni) Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente ANCI; (Religione) Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita; (Impresa) Guido Grimaldi, presidente di ALIS; (Cultura) Antonio Mattone, scrittore e portavoce della Comunità di Sant’Egidio Napoli; (Sociale) Carmela Manco, fondatrice di Figli in Famiglia Onlus.