3 Novembre 2024

di Daniela Laterza

Nel regno di Erbolandia vicino ad un laghetto, sotto una grande pianta vive la coccinella Bea, insieme alla sua mamma, al suo papà e la sorellina Milù.

Bea è una coccinella molto vivace, sempre allegra e sorridente. Trascorre le giornate giocando nel prato insieme ai suoi amichetti, aiuta la mamma nelle faccende domestiche e accudendo la sorellina Milù. Tutti i vicini le vogliono un gran bene.

Bea è una coccinella speciale, non ha solo puntini neri, ma è nata con qualche puntino blu.

Gli anni passano, ed anche per lei arriva il momento di andare a scuola.

Quante volte si è trovata a passare davanti la scuola, ed ogni volta stupore e meraviglia si impossessavano di lei. Un edificio molto bello, tutto colorato e con un giardino pieno di giochi.

Il primo giorno di scuola si alza presto, ai primi raggi del sole, è troppo emozionata per rimanere ancora a letto a dormire.

Dopo aver fatto una colazione abbondante ed essersi preparata, prende lo zainetto, saluta la mamma e la sorellina, ed esce di casa per andare a scuola insieme al suo adorato papà.

Con un po’ di timidezza e tanta emozione entra in classe.

la maestra Camelia l’accoglie con un bel sorriso, e la presenta alle altre coccinelle, che tutte intente a giocare, si girano ed iniziano a fissarla attentamente. Non hanno mai visto una coccinella con i puntini blu, è proprio strana! Così diversa da loro.

La maestra invita Bea ad unirsi alle compagne, ma queste la ignorano, continuando a giocare come se non esistesse.

La piccola coccinella rattristata si allontana, prende un libro e si siede in un angolo della classe tutta sola.

Non riesce a comprendere il comportamento delle sue compagne; perchè la guardano in quel modo?

Hanno forse paura dei suoi puntini blu? Si chiede. Ma come è possibile tutto ciò? La mamma le ha spiegato che sono puntini speciali, e tutti adorano quei suoi particolari ma fantastici puntini blu.

La maestra cerca di consolarla, prima con un tenero abbraccio, e poi iniziando a giocare con lei. Insieme scherzano e si divertono tanto, Bea sorride…non si sente più sola e la tristezza inizia ad andare via.

Le altre coccinelle, incuriosite dalle loro risate, iniziano a guardarle, ma senza avvicinarsi. Solo una lo fa, ma molto lentamente. La maestra la esorta ad unirsi a loro, ma la coccinella è ancora titubante. Bea allora, le fa un sorriso e le porge il suo giochino. La compagna si siede accanto a lei ed iniziano a giocare.

Le racconta così delle sue avventure al laghetto, e della birbante sorellina Milù.

Piano piano, anche le altre coccinelle si avvicinano incuriosite dai suoi racconti.

Solo dopo aver terminato le storielle, si accorge di essere circondata. Ora sono tutte lì ad ascoltarla e a voler giocare con lei.

Come d’incanto le coccinelle hanno smesso di fissare i suoi puntini blu, e si sono concentrate su di lei. Si sono rese conto che Bea è molto simpatica, che ama giocare e divertirsi proprio come loro.

La maestra è felice nel vedere che finalmente non è sola, che le altre coccinelle non hanno più paura dei suoi puntini blu, così diversi dai loro.

Spesso si ha paura di quello che si crede ineguale, di ciò che non si conosce.

Basta poco invece per superare le paure, ed abbattere le barriere del pregiudizio che si costruiscono, e che inevitabilmente ci allontanano dagli altri.

Le coccinelle con la loro genuinità ci sono riuscite, grazie anche all’ insegnamento e al buon esempio della maestra, ed ora giocano e si divertono tutte insieme.

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