6 Dicembre 2024

Il giornalista Franco Di Mare, volto noto della RAI, cronista e inviato di guerra, aveva 68 anni. La sua scomparsa è motivo di profondo dolore

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di Pietro Cusati detto Pierino

Franco Di Mare aveva 68 anni,era nato il 28 luglio del 1955 ed era stato giornalista dell’Unità poi inviato del tg2, conduttore dello storico programma Uno Mattina e di Frontiere prima di diventare direttore di Rai3. La sua grande capacità di racconto ne ha fatto uno dei conduttori più amati della televisione italiana. Ironico con la capacità di fare sintesi di tutto quello che aveva incontrato nei suoi tanti anni di lavoro. I funerali si terranno lunedì 20 maggio 2024 , alle ore 14,00 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto ,la chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo di Roma. Il 28 aprile scorso, partecipando alla trasmissione “Che tempo che fa”, aveva annunciato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere ma non è ancora finita”. Di Mare si era laureato in Scienze Politiche all’Università Federico II di Napoli. Nel 1980 inizia a lavorare a L’Unità come cronista di giudiziaria, mentre l’anno successivo inizia a collaborare come corrispondente da Napoli anche per l’agenzia di servizi AGA (Agenzia di Giornali Associati) e per Radiocor (Agenzia di Stampa Economica e Finanziaria). Nel 1983 diventa giornalista professionista. Nello stesso anno viene assunto dal quotidiano l’Unità con la qualifica di redattore ordinario. Nel 1985 viene trasferito a Roma presso la redazione centrale de l’Unità in qualità di inviato speciale e poi di capo redattore. Nel 1991 entra in RAI alla redazione esteri del TG2 dove nel 1995 assume la qualifica di inviato speciale occupandosi della guerra dei Balcani, oltre a coprire le principali zone dell’Africa e dell’America centrale. Nel 2002 passa al TG1, seguendo buona parte dei conflitti degli ultimi venti anni: dalla Bosnia al Kosovo, dal Ruanda alla prima e seconda guerra del Golfo, all’Afghanistan. La sua carriera giornalistica è stata segnata dai reportage sulla guerra in Bosnia, a Sarajevo ha incontrato sua figlia Stella che allora aveva poco più di 10 mesi. L’aveva incontrata in un orfanotrofio e lo aveva poi raccontato in un libro “Non chiedere perché ( da cui è stata tratta la fiction Rai con Giuseppe Fiorello ”L’Angelo di Sarajevo”). Alla guerra dei Balcani aveva dedicato anche un altro libro “Il cecchino e la bambina” dove si raccontavano gli orrori di quella guerra. Un diario di emozioni, quotidianità, orrori. Nel 2003 diventa conduttore in programmi Rai come Uno Mattina Estate, Uno Mattina week end e poi dal 2004 Uno Mattina. Dal 2005 al 2009 conduce Sabato e domenica programma d’informazione e attualità leader di ascolti nella fascia mattutina – in onda su Rai 1 – nel week end dalle 6:30 alle 9:30. Dal 2005 ha condotto le finestre del TG1 all’interno di Uno Mattina sempre su Rai 1 . Ha condotto numerose serate per Rai1, tra cui: “Premio Lucchetta”, “Mare Latino”, “Premio Internazionale Libertà”, “Premio Alta Qualità”, “Gente d’Italia” da Miami, “Speciale Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.Alla sua attività di giornalista e conduttore ha anche un forte impegno sociale e civile che lo ha portato a partecipare come testimonial allo spot televisivo per l’organizzazione umanitaria Smile Train e a realizzare uno spettacolo teatrale, Amira, in cui racconta le sue esperienze di inviato in aree di crisi con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli orrori della guerra.

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