12 Settembre 2024

Il Taccuino di Baudelaire del 9 settembre 2023

0

Rubrica “Il Taccuino di Baudelaire” di Giovanni Farzati

Sliding the roller
Poeta scandinavo tra i più importanti del secolo, Gunnar Ekelöf

 – pressoché assente in Italia: Elegia di Mölna esce nel 1986 in edizione congiunta Acquario-Guanda nella traduzione di Ludovica Koch; si fa fatica a trovarlo pure in Biblioteca – comincia come seguace dei surrealisti: dalla fine degli anni Venti è a Parigi, dove fonda la casa editrice “Spektrum” e traduce André Breton, Paul Éluard, Benjamin Péret, Tristan Tzara. Si fa seguace di Lautréamont e di Rimbaud, che mesce con le conoscenze acquisite della disciplina sufi: tenta di unire, sul lastricato parigino, le istanze liriche con quelle politiche, ma le rivolte di massa lo disturbano, gli scioperi sindacali, a cui partecipa con l’impegno del flâneur, lo disgustano. Crede nella via solitaria, nella mistica negativa.


Poesia di Abat il cilentano
Promenade a Silvi

Pini dal borgo
che guardano il mare,
Dall’alto protesi
Su quell’infinita distesa,
Respirano la brezza
Che sale salmastra
Dal lido e l’arena
Che fronteggian dal basso.
Eppure dai monti
Frescura li tocca
Che da cime boscose
A valle vien giù,
Quei rami nodosi
Lacrimanti l’ incenso,
Ristoran copiosi
Di umido e profumi.
Volteggiano intorno
Uccelli diversi,
Ognuno il suo verso
Regala nell’aria,
Si stagliano con l’ali
Come nere figure
Nell’azzurro mantello
Del cielo e del mare.
Ed io all’ombra,
Sotto questi pini,
Godo il miracolo
Di questa vita terrena.

Autore Vincenzo Abatiello – Silvi Alta (TE) – 03/09/2023


L’editoriale di noantri
di Luciano B.
Marinetti e la congregazione dei futuristi; farebbe carte false per iscriverlo;  studia copioni, recita che è un fenomeno ed ha un gusto per la polemica che non è da poco; è stato battezzato artisticamente, il “Petrolini del Cilento”.. ecco cosa scrive su di un  social, urge copiosa overdose di xanax?

(By Petro) – Strappate le lancette dagli orologi sui campanili Vale a tutte le latitudini; fermiamo gli orologi così fermiamo il  tempo,  sarà sempre primavera.L’immagine più evocativa a cui si potesse pensare per rappresentare i nostri borghi, il Sud Italia ma anche il suo Nord, il suo Ovest, il suo Est.
Non l’abusato incipit: “Il tempo si è fermato” o “Si vive ancorati al passato”. No, siamo luoghi “senza tempo”. Ambientazione perfetta per un’avventura del personaggio più famoso di Tiziano Sclavi.Campanili, silenziosi testimoni, del ripetersi inesorabile dell’incapacità degli uomini di imparare dai propri errori. Non servono le lancette per scandire un tempo sempre uguale a sé stesso. Una spirale di speranze tradite, di contraddizioni, di meschinità, di grandi slanci d’amore, di grandi delusioni, di nequizie, di rassegnazioni, di gioie, di fiducie mal riposte, di vana gloria, di presunta furbizia, di certa stupidità, di delusioni, di apparente fede, di sincero ottimismo. Non fermi ma neppure in cammino, non ancorati al passato ma neppure proiettati nel futuro. Luoghi senza tempo.Luoghi con orologi senza lancette.


Parole in fila per due
By signor Parkinson
La scuola di Epicuro ad Atene, tra il 270 e il 340 ..sorgeva in mezzo ad un bel giardino, “fuori” la delusione politica, il crollo dei valori, la vana ricerca di una risposta al senso del destino; “dentro” la piacevole familiarità con un maestro che sapeva rassicurare contro la paura degli dei, del dolori, della morte….
(Epicuro Piccolo breviario dell felicità Demetra)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *