18 Aprile 2024

La Scuola deve insegnare ed educare a difendere le LIBERTÀ. Ministro Valditara, lei dove è?

0

Editoriale di Francesco Sampogna

Partiamo da un concetto ben preciso, che ogni atto di violenza o di soppressione di libertà è da condannare.

Ed in momento storico come questo, vedi guerra in Ucraina di cui oggi ricorre il triste l’anniversario (oltre a tanti altri conflitti in corso), che il mondo intero condanna, un Ministro della Repubblica Italiana, cosa fa? Non prende posizione su quanto accaduto a Firenze. Non condanna un atto di inaudita violenza.

Non prende posizione, non a difesa della dirigente Savino – che credo che non ha bisogno della difesa del Signor Ministro –, ma un Ministro che non prende posizione nel condannare l’accaduto, condannare l’atteggiamento “squadrista” di un gruppo di sei ragazzi che pestano due coetanei solo ed esclusivamente perché di colore politico diverso, e sostenere i dirigenti scolastici che nell’esercizio delle loro funzioni educative danno insegnamento di educazione civica e rispetto della libertà.

Come dirigente scolastica Annalisa Savino vuole “evitare di alimentare ancora la già grande sovraesposizione mediatica a proposito di questioni che, seppur attinenti alla scuola e al suo ruolo nella società, tuttavia diventano facile oggetto di polemica e di strumentalizzazione“. È quanto ha dichiarato la preside del liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Firenze dopo le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha definito la sua lettera agli studenti “un atto di propaganda“.

Ricordiamo che la Dirigente Savino è finita al centro delle polemiche per la lettera aperta indirizzata a studenti, genitori, personale Ata e docenti della scuola, in merito a quanto avvenuto sabato 18 febbraio davanti a un’altra scuola fiorentina, il Liceo Classico Michelangiolo, dove due studenti di un Collettivo di sinistra sono stati aggrediti con calci e pugni da sei appartenenti all’organizzazione di destra, Azione studentesca.

Chi è Annalisa Savino?

È originaria del Golfo di Policastro la PRESIDE del Leonardo da Vinci di Firenze che in una lettera ha condannato gli atti di violenza compiuti da sei ragazzi contro due loro compagni. La professoressa Annalisa Savino è figlia di Maria Rina e di Alfonso Savino, proprietari del Ristorante il “Ghiottone” a Policastro Bussentino (Salerno). La madre originaria di Vibonati è una brava e nota chef più volte apparsa anche sulle reti nazionali. Il padre è di Policastro Bussentino ed è stato un apprezzato professore di Musica. Annalisa, dopo essersi diplomata al Liceo Scientifico, si è laureata in filosofia e ha poi conseguito l’abilitazione all’insegnamento in storia e filosofia. Ha iniziato la carriera scolastica una ventina d’anni fa nella scuola primaria. Successivamente ha vinto il concorso per dirigente scolastico. Per un anno ha diretto l’Istituto comprensivo di Gambassi Terme e per otto anni preside dell’Istituto Comprensivo Ghiberti di Firenze. Da settembre dirige il Liceo Leonardo Da Vinci di Firenze.

E’ una docente, una Dirigente scolastica, che come molti altri si prodiga quotidianamente tra mille difficoltà, a insegnare il rispetto della Costituzione italiana e dei diritti dei cittadini, il senso civico, al di la del colore politico, o di ogni forma di diversità di genere.

Oggi, la Savino, come qualsiasi altro docente o dirigente, non può sentire, e permettetemi nemmeno tollerare, un Ministro della Repubblica Italiana su una rete televisiva, fare la seguente dichiarazione: “È una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure“.

Personalmente sono con la PRESIDE SAVINO e con quanti si prodigano nel rispetto della Costituzione e delle Libertà. Condanno la violenza, di qualsiasi colore essa sia, ed invito il Ministro Valditara a SCUSARSI con la preside Savino e a condannare coloro che si sono macchiati di un atto scellerato e incivile come il pestaggio di sabato scorso.

L’invito è rivolto anche al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che prenda posizione sia nei confronti degli autori materiali di tale azione e sia nei confronti del suo Ministro.

Un’insegnante di una scuola pubblica che ribadisce i valori della nostra Costituzione e ricorda le pericolose derive dei totalitarismi è sicuramente antifascista, non fa propaganda politica, come insinua il ministro Valditara. Quale sarebbe la propaganda? Giorgia Meloni, e tutti i suoi ministri, hanno giurato sulla Costituzione antifascista.

Egregio Ministro, mi rivolgo a lei direttamente, che ha giurato sulla Costituzione antifascista, in quanto è lei che rappresenta le istituzioni scolastiche della NOSTRA amata Italia, la nostra tanto decantata PATRIA, è lei che ora, come non mai deve sostenere i dirigenti scolastici e quanti nell’esercizio delle loro funzioni educative danno insegnamento di Educazione Civica e del Rispetto della Libertà, anzi DELLE LIBERTÀ, quelle LIBERTÀ che NOI de “LA VOCE DEL MERIDIONE” DIFENDIAMO ED ABBIAMO MESSO IN PRIMO PIANO NEL NOSTRO PROGETTO EDITORIALE DANDO VOCE AI TERRITORI ED AI CITTADINI.

Lei oggi deve essere garante di questi ideali di Libertà. Lei ha giurato sulla costituzione italiana antifascista, se lo ricordi.

Lei doveva, anzi deve condannare la violenza perpetrata da 6 scalmanati, e non deve assolutamente sindacare su una lettera di una dirigente scolastica che richiama gli alti valori di democrazia d libertà che sono sanciti dalla nostra Costituzione. Una costituzione che è stata scritta col sangue di tanti nostri connazionali che hanno dato la vita nel nome della Libertà.

Ministro, ancor prima di sindacare sulla lettera, giusta e dovuta della preside, doveva condannare l’atto inammissibile di una banda di …

E’ ancora in tempo per farlo.

Viva le Libertà

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *