19 Aprile 2024

“I Ragazzi di San Rocco” a Sala Consilina, ovvero quando un’associazione fa crescere un territorio

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di Pasquale Tuozzo

Le realtà aggregative denominate “associazioni” sono un mondo variegato e complesso. Pur nelle loro diverse tipologie, esse, oltre a svolgere attività gratuite e di solidarietà nei luoghi in cui operano, rappresentano momenti di incontro e di socializzazione per chi ne fa parte. Aspetti importanti, questi, specie in un periodo come quello attuale dove l’attenzione per gli altri e i rapporti umani sono spesso trascurati.

A Sala Consilina è presente un’associazione che si è sempre contraddistinta per la passione e l’impegno dei suoi soci nelle tante iniziative intraprese. Stiamo parlando de “I Ragazzi di San Rocco”. Nel tempo il sodalizio è diventato un punto di riferimento per tanti ragazzi, non solo salesi ma dell’intero comprensorio valdianese. Non a caso, il 25 gennaio scorso è stato firmato un protocollo di intesa tra l’associazione e la Banca Monte Pruno con lo scopo di promuovere la cultura e di contribuire alla crescita del territorio e dei giovani.

Per saperne di più abbiamo incontrato il presidente Franco Freda nella sede de “I Ragazzi di San Rocco” che si trova a Sala Consilina in via Carlo Pisacane.

Sede dell’Associazione I Ragazzi di San Rocco

Franco, com’è nata l’idea dell’associazione?

È nata da un gruppo di ragazzi che all’epoca, era il 1991, cantavano nel coro della chiesa di San Rocco. All’inizio non pensavamo di fondare un’associazione, volevamo soltanto stare insieme e fare qualcosa. Fu così che decidemmo di scrivere un testo teatrale su quella che era la nostra realtà, sulla vita che conducevamo e sulle aspettative che avevamo. L’idea ci piacque a tal punto che a gennaio del 1992 mettemmo in scena il testo che avevamo scritto. Nel frattempo si era formato un bel gruppo e ci dicemmo: “Perché non proseguiamo?”. E siamo andati avanti. L’associazione vera e propria è nata più tardi, nel 1994, con l’intento di aggregare i ragazzi e con la consapevolezza che lo stare insieme ci avrebbe portato a fare altre belle cose.

Quali sono state le tappe più importanti e significative di un percorso iniziato ormai 32 anni fa?

La prima iniziativa che prendemmo fu di fondare una compagnia teatrale. In seguito, organizzammo la manifestazione “Talento in mostra” nella quale i partecipanti potevano mostrare i loro talenti, per la poesia, la pittura, la fotografia e quant’altro. Nel 1994 ci fu l’iniziativa chiamata “Lasagne verdi” finalizzata al recupero dell’area dove oggi sorge il teatro Scarpetta, che in quegli anni era degradata ed usata come luogo di abbandono dei rifiuti. Nell’iniziativa furono coinvolte tutte le associazioni e fu in quella occasione che nacque l’idea di realizzare l’arena Cappuccini, un teatro all’aperto dove in estate si tengono spettacoli e proiezioni cinematografiche.

La compagnia teatrale che avevamo creato ne fece nascere altre in zona. Per consentire a tutte di potersi esprimere pensammo ad una rassegna teatrale. Nacque così “Teatro in Sala”, giunta alla ventiseiesima edizione ed in corso di svolgimento in queste settimane. Le prime edizioni si tennero in un cinema perché nella nostra cittadina non c’era una struttura allo scopo dedicata. Considerato il successo che ebbero gli spettacoli, proponemmo agli amministratori di allora di realizzare un teatro, trovando in loro fin da subito interlocutori interessati e disponibili.

Quali sono le vostre attività?

Abbiamo un laboratorio teatrale organizzato in base all’età dei partecipanti, a partire dalla prima elementare fino alle scuole superiori; poi abbiamo una radio web chiamata “Lasagne verdi” (nata da un progetto con l’Agenzia Nazionale Giovani) ed una squadra di tennis tavolo iscritta al campionato regionale di serie D. Ma non solo. Attualmente è in corso un torneo di scacchi per i tanti amatori che frequentano l’associazione, ed abbiamo intenzione di riservare uno spazio della nostra sede a questo gioco. Come detto, ogni anno organizziamo “Teatro in Sala” che è la nostra rassegna principale e che è ripresa dopo la sosta forzata dovuta al covid.


La locandina della XXVI edizione di “Teatro in Sala”

Molti sono i giovani salesi che hanno fatto parte de “I ragazzi di San Rocco”. Essi rappresentano per noi un investimento. C’è chi viene anche a studiare, a fare i compiti dopo la scuola insieme agli altri compagni. In estate organizziamo campi estivi per i bambini nella villa comunale e campeggi in montagna per consentire ai ragazzi di stare a contatto con la natura. Abbiamo sempre dato a tutti la possibilità di crescere e di confrontarsi; di seguire le proprie inclinazioni. E alcuni hanno avuto anche successo. Penso all’attore Andrea Di Maria, all’attrice Cristina Cappelli e al ballerino Antonio Barone

2 thoughts on ““I Ragazzi di San Rocco” a Sala Consilina, ovvero quando un’associazione fa crescere un territorio

  1. Bravissimi i “Ragazzi di S. Rocco”. Nel 1993 Nelson mi chiese di aiutarli ad elaborare un questionario sulla condizione giovanile a Sala, dato che tre anni prima mi ero laureato in sociologia. Facemmo la ricerca e la intitolammo “I ragazzi del muretto”. Poi a settembre fui assunto a Potenza dove ancora lavoro ed abbandonai l’associazione. Ma in questi lunghi anni ho sempre seguito le loro iniziative

  2. Bravi,giovani di San Rocco di Sala Consìlin!
    Avete fatto una bella opera per lo sviluppo della vostra terra proiettata nel futuro.
    Sono d’ammirare le vostre iniziative aggregative dei giovani che hanno trovato un luogo dove possono socializzare e crescere armonicamente e culturalmente.
    Continuate per il bene della vostra collettivita’.
    Auguri!e

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