24 Aprile 2024

di Francesco Sampogna

Immobile della Diocesi di Vallo della Lucania trasformato in un resort di lusso sulla spiaggia di Ascea: «La questione sollevata è stata portata a conoscenza della competente Autorità ecclesiastica».

Il caso nei mesi scorsi era stato oggetto di discussioni e polemiche, al punto che Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo, aveva deciso di inviare una nota a Sua Santità Papa Francesco e un’altra al Cardinale Matteo Zuppi Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. «Al Papa ho chiesto di verificare come sia potuto accadere che il Comune di Ascea e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Salerno, su richiesta della diocesi di Vallo della Lucania, abbiano concesso tutte le autorizzazioni. – dice Dario Vassallo – Ai responsabili dei dicasteri abbiamo richiesto, inoltre, il rispetto della ‘Legge Velia’, nata nel 2005 con la quale si vieta di realizzare qualsiasi opera edilizia e apportare modifiche all’assetto del territorio, per assicurare un adeguato decoro dell’area che circonda il parco archeologico».

Attraverso il Segretario di stato Vaticano, la Fondazione, ha avuto risposta. «Si pregia di significare che la questione sollevata è stata portata a conoscenza della competente Autorità ecclesiastica», si legge nel documento indirizzato alla Fondazione Vassallo.

«Il problema è sempre lo stesso, nessuno ha visto, nessuno ha sentito, mentre altri hanno fatto, distruggendo uno dei posti più significativi della cultura occidentale. – prosegue Dario Vassallo – In quei luoghi è nato il pensiero della nostra civiltà, ma ancora una volta dobbiamo constatare che gli interessi economici sono più importanti del pensiero che ha generato le nostre comunità».

«La Fondazione Vassallo nasce con lo scopo di portare avanti le idee e l’ambientalismo d’avanguardia del Sindaco Pescatore. – aggiunge – Le sue idee di cambiamento e di innovazione proseguono attraverso i tantissimi giovani che in tutto il mondo si ispirano alla sua figura. Non arretreremo di un passo! Continueremo a proteggere la nostra terra, le nostre aree marine protette, contro ogni forma di speculazione. Grazie Santo Padre per l’attenzione alle nostre sollecitazioni».

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